lunedì 27 marzo 2023

La morte di Ivano Marescotti. Un epitafio sentito, non ufficiale.


Mi dispiace. Lo vidi recitare quale attore bravo e versatile, poluvtropo~ come Odisseo. Poi lo conobbi in un liceo di bologna dove ero andato a parlare di democrazia partendo dalla nostra Costituzione. Era tra il pubblico e, terminata la parte per il pubblico, ci fermammo a conversare. Trovammo una intesa di tipo simpatico nella avversione al sistema capitalistico e nell’amore per la Grecia. Nella conferenza avevo accostato l’articolo 3 dalla nostra Costituzione a un capitolo del logos epitafios attribuito da Tucidide (II, 37, 1) a Pericle. Marescotti lo conosceva e mi fece capire che lui aveva rapporti con la grecità non meno forti dei miei dicendomi che sua moglie, Ifigenia, era greca e la loro figliola si chiamava Iliade. Oltre che come attore mi fece un’ottima impressione come uomo: rendeva l’idea di una persona seria e nello stesso tempo spiritosa.  Destò la mia simpatia anche quanto lessi in un giornale: aveva detto a un giornalista che l’idea della grande Romagna fino a Pesaro era assurda dato che a Cattolica si parla pesarese. Era un romagnolo educato e rispettoso, tutt’altro che invadente e fanfarone.

Mi mancherà.

Bologna 7 marzo 2023 ore 17, 06 giovanni ghiselli

p. s.

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