Platone nel Timeo racconta che quando Solone si trovava in Egitto, un sacerdote molto vecchio gli disse: “Solone, voi Greci siete sempre fanciulli, e un Greco vecchio non esiste ‘’W SÒlwn, SÒlwn, “Ellhnej ¢eˆ pa‹dšj ™ste, gšrwn d “Ellhn oÙk œstin; voi siete giovani d’anima perché in essa non avete riposto nessuna antica opinione che pervenga da una lunga tradizione, nè avete alcuna conoscenza che con il trmpo sia diventata canuta (Timeo, 22b).
In Egitto si sono conservate le tradizioni più antiche, mentre gli altri popoli non hanno ricordo delle vicende più lontane nel tempo a causa dei diluvi che periodicamente ne sconvolgono la civiltà. Ci sono state catastrofi che hanno lasciato sopravvivere solo gli ignari di lettere e di Muse, sicché si è perduto quasi dovunque il ricordo dei tempi antichi.
La morte di alcuni studiosi veri come Remo Bodei e Tullio De Mauro e la constatazione di quanto pochi rimangano della loro “razza intellettuale” mi fa pensare a questo passo del Timeo. Già oggi gli studiosi seri che volano alti e hanno visioni d’insieme della loro disciplina sono rarae aves. Pochi sono pure quelli che capiscono un discorso radicato nella tradizione antica fatto dagli studiosi superstiti.
Anche il popolo italiano sta diventando un aggregato di fanciulli di tutte le età. Si sentono parlare settantenni spacciati per professori che non rivelano niente di nuovo né significativo né bello in quello che dicono. Eppure sono tante le persone che gradirebbeo maestri di buon formato.
Lo capisco dai chi segue la mie conferenze e da quanti mi leggono.
Saluti e baci
Bologna 23 marzo 2023 ore 19, 58
giovanni ghiselli
p. s.
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