Su “la Repubblica” di oggi leggo questo titolo
“Meloni dimentica Antigone” (pagina 29)
Segue un articolo di Giovanna Vitale.
Il pezzo è rispettabile per quanto riguarda la conoscenza della tragedia di Sofocle e per il contenuto generale.
Voglio però apporre un paio di critiche per quanti mi leggono.
Cito l’incipit: “Aveva una grande occasione davanti a sé, Giorgia Meloni. Scegliere quale parte recitare, tra Antigone e Creonte, nell’immagine dei migranti. Dinnanzi all’eterno dilemma morale fra legge divina e legge umana-tra pietas e pandette-poteva far prevalere la prima, accogliendo l’appello del sindaco di Crotone a guardare con gli occhi di madre i cadaveri dei bimbi annegati: l’ultimo recuperato ieri, aveva solo sei anni””.
Non credo che la Meloni avesse davanti un dilemma: in Italia non c’è legge umana che impedisca di salvare i naufraghi in pericolo né alcun decreto che vieti di onorarli. Tale decreto- khvrugma- c’è nella Tebe dominata da Creonte e Antigone non ne riconosce la validità ma qui in Italia per fortuna non c’è.
Veniamo all’explicit dell’articolo: “Dice Antigone: Non sono nata per condividere l’odio ma l’amore”.
Una traduzione appropriata del v. 523 della tragedia di Sofocle. Ma torno a citare Giovanna Vitale
“Ecco, sarebbe stato sufficiente un po’ di cuore, saper distingure fra bene e male, farsi guidare come faro della Repubblica per non smarrirsi nelle brume dell’ignavia o, peggio, della cattiva coscienza che le hanno fatto perdere la rotta. E con essa il consenso del “popolo di Cutro” che oggi si ritroverà su quella spiaggia per dare sepoltura simbolica ai morti: là dove Creonte non sì è visto, ci sarà Antigone a invocare verità e giustizia . Perché Antigone siamo tutti noi”.
No, cara commentatrice, Antigone non è in tutti noi. In te magari sì, in Ilaria Cucchi, in Pietro Orlandi, in me e in molti altri di sicuro. Siamo, credo molti.
In Giorgia Meloni e nei suoi ministri però Antigone non c’è di sicuro e nemmeno in quelli che li hanno votati proprio valutando positivamemente la loro mancanza di pietas verso i disgraziati. Questo governo si è comportato disumanamente perché vuole conservare il consenso per altro minoritario, della gente che disprezza gli ultimi. Al “consenso del popolo di Cutro” questi ministri non tengono.
Eppure il popolo di Cutrolo è ammirevole: ha salvato l’onore dell’Italia.
Bologna 11 marzo 2023 giovanni ghiselli ore 16, 25
p. s.
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