Nietzsche conclude la Prefazione alla seconda delle Considerazioni inattuali Sull’utilità e il danno della storia per la vita (1874) con queste parole. “Solo in quanto sono allievo di epoche passate, specie della greca, giungo a esperienze così inattuali su di me come figlio dell’epoca odierna. Ma questo devo potermelo concedere già per professione, come filologo classico: non saprei infatti quale senso avrebbe mai la filologia classica nel nostro tempo, se non quello di agire in modo inattuale-ossia contro il tempo, e in tal modo sul tempo e, speriamolo, a favore di un tempo venturo”.
Ieri sera Michele Santoro a di martedì ha detto che l’uranio impoverito mandato un Ucraina può contaminare la terra e il grano che quel paese esporta diffondendo il cancro nel mondo. Io non mi intendo di questo, anzi non ne so niente, e chiedo lumi.
So però che se questa guerra non finirà presto e non si concluderà con le armi atomiche, tattiche o strategiche che siano, non ci sarà un tempo venturo non solo per i vecchi come me o quasi come me, ma nemmeno per i bambini.
Non possiamo fare finta di niente e unirci al coro stonato dei politici che affermano ripetutamente di essere soddisfatti. Io non sono soddisfatto, anzi sono molto preoccupato come tanti altri cittadini italiani.
Mi viene in mente il pugile suonato di un vecchio film a episodi: I mostri di Dino Risi (1963). Il boxeur, interpretato da Gassman- era finito in una sedia a rotelle dopo un incontro perduto dove era stato massacrato.
Tuttavia dice più volte: “so’ contento, sì so’ contento, so’ contento”
Bologna 29 marzo 2023 giovanni ghiselli ore 10, 35 giovanni ghiselli
p. s.
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