sabato 11 marzo 2023

Nietzsche dietologo.


 

Ecce homo Perché sono così accorto 1.

 

“Perché in generale sono così accorto? Non mi sono mai messo a riflettere su problemi inesistenti. Non ho fatto spreco di me stesso (…) Il problema della alimentazione. Grosso modo lo si può formulare così: “Tu, come devi nutrirti, per raggiungere il tuo massimo di forza, di Virtù, in senso rinascimentale, di virtù senza moralina? (…) non saprei consigliare mai abbastanza la completa astinenza dagli alcolici alle nature più spirituali. Basta l’acqua …prediligo i luoghi dove si ha dappertutto occasione di attingere alle fontane (Nizza, Torino, Sils); un bicchierino mi corre dietro come un cane. In vino veritas: si direbbe che anche in questo caso non mi trovi d’accordo col mondo sul concetto di “verità”-per me lo spirito si libra sull’acqua”.

Con tutto il bene che voglio a Nietzsche non posso non rimproverargli un’incoerenza madornale per un cultore di Dioniso.

Mi ha svelato il mondo delle Baccanti che nel primo stasimo della loro tragedia cantano: “

ant. b Il demone figlio di Zeus

gioisce delle feste,

e ama Irene che dona benessere,

dea nutrice di figli. 420

Uguale al ricco e a quello di rango inferiore

concede di avere la

 gioia del vino che toglie gli affanni; - oi[nou tevryin a[lupon-

e porta odio a chi queste cose non stanno a cuore:

durante la luce e le amabili notti

passare una vita felice,

e saggia tenere la mente e l'anima lontane

dagli uomini straordinari;

ciò che la massa

più semplice crede e pratica,

questo io vorrei accettare”. 432 (Euripide, Baccanti, 417-432)

 

Il Nostro dionisiaco eretico seguita a fare il dietologo suscitando la mia curiosità se non l’approvazione: “Niente fra i pasti, niente caffè. Il caffè incupisce. Il tè fa bene solo di mattina”.

Niente fra i pasti va bene. Niente caffè invece non mi piace, come niente vino. Quanto al tè a parer mio è un segno antierotico: se una donna mi dice: “vediamoci nel pomeriggio per un tè”, rispondo tosto che i miei pomeriggi sono consacrati allo sport e allo studio. Se  invece mi propone un incontro benedetto dal vino, penso subito: “qui si impara e si fa sport”. Quindi rispondo: “come no, signorina? Meravigliosamente ci conosceremo”

Torniamo all’amico amante dell’acqua fresca di Nizza, Torino e Sils.

Star seduti il meno possibile: non fidarsi dei pensieri che non siano nati all’aria aperta-che non sono una festa per i muscoli. Tutti i pregiudizi vengono dagli intestini”. Questo è vero.

 

Ecco perché mi astengo dai ragù grassissimi che fanno qua e le  immonde lasagne mi ripugnano addirittura. Credo che facciano schifo anche ai cani e male pure ai maiali. Noi svezzati e sviziati sul mare siamo ittiofagi. Qui a Bologna devo nutrirmi con il tonno e le acciughe in scatola. Mi rifaccio tra luglio e settembre al Pesce azzurro di Fano e nelle taverne della Grecia. Quelle infime da poverello quale sono. Al pesce azzurro mi guadagno la cena che poi porto a casa facendo lo sguattero per 2 ore dopo il pranzo.

 

Bologna 11 febbraio 2023 ore 9, 52 giovanni ghiselli

p. s.

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