venerdì 17 marzo 2023

Gran parte della filosofia europea nasce dalla bruttezza di Socrate.

Gran parte della filosofia europea nasce dalla bruttezza di Socrate.

 

Secondo Leopardi il valore predominante, il potere massimo è quello della bellezza.

Cfr. L’ultimo canto di Saffo: :"Alle sembianze il Padre,/alle amene sembianze eterno regno/diè nelle genti; e per virili imprese,/per dotta lira o canto,/virtù non luce in disadorno ammanto," (vv. 50-54).

Socrate “era plebaglia. Si sa, lo si vede ancora quanto fosse brutto” (Nietzsche, Crepuscolo degli idoli, Il problema di Socrate, 3. Del 1888)

Tuttavia tale deformità è stata produttiva .

Nei Detti memorabili di Filippo Ottonieri  Leopardi riferisce un detto memorabile che ricorda il brutto aspetto di Socrate: “La sua forma ingrata e ridicola gli sarebbe stata di non piccolo pregiudizio appresso un popolo che, eziandio nella lingua, faceva pochissima differenza dal buono al bello[1], e oltre di ciò deditissimo a motteggiare”. Socrate si trovava “impedito di aver parte, per dir così, nella vita”.

 La celebrità che si venne guadagnando consolò il suo amor proprio e la sua ironia “non fu sdegnosa e acerba, ma riposata e dolce. Così la filosofia per la prima volta, secondo il famoso detto di Cicerone[2], fatta scendere dal cielo, fu introdotta da Socrate nelle città e nelle case; e rimossa dalla speculazione delle cose occulte, nella quale era stata occupata insino a quel tempo, fu rivolta a considerare i costumi e la vita degli uomini, e a disputare delle virtù e dei vizi, delle cose buone ed utili, e delle contrarie”.

Del resto Socrate”professò apertamente di non sapere cosa  alcuna; e non si propose altro che d’intrattenersi favellando dei casi altrui (…) non si volgeva al discorrere, se non per le difficoltà che gl’impedivano l’operare. E nei discorsi sempre si esercitò colle persone giovani e belle più volentieri che cogli altri; quasi ingannando il desiderio, e compiacendosi d’essere stimato[3] da coloro da cui molto maggiormente avrebbe voluto essere amato. E perciocché tutte le scuole dei filosofi greci da indi in poi, derivarono dalla socratica,  Filippo Ottonieri ne deduce, che l’origine di quasi tutta la filosofia greca, dalla quale nacque la moderna, fu il naso rincagnato, e il viso da satiro” .

 

Cfr. il Simposio dove Alcibiade del resto elogia Socrate per immagini (di' eijkovnwn, 215 a): lo paragona ai Sileni esposti nelle botteghe, sia per l'aspetto, sia per il fatto che all'interno contengono l'immagine di dei. Inoltre lo assimila a Marsia: come il satiro incantava con i flauti, così Socrate, l'uomo erotico, affascina con le nude parole-yiloi`~ lovgoi~ 215c.

Quando ascolto Socrate h{ kardiva peda`/ kai; davkrua ejkcei`tai uJpo; tw`n lovgwn tw`n touvtou (Simposio, 215 d) più che ai Coribanti,  sacerdoti di Cibale magna mater anatomica identificata con Rea.

 

Bologna 17 marzo 2023 giovanni ghiselli ore 11, 37

Il catalogo è questo.

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[1] cfr. kalokajgaqov" e Zib. 64-65, 112, 2486-2487 (21 giugno 1822, con un rinvio a Senofonte). Vd. Anche Pensieri XIX).

[2] Tusculanae, V, 4 e Academica I, 4.

[3] Si accontentava di questa “borsa di studio”

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