Ritiratosi nel tempio di Artemide, Eraclito giocava agli astragali-ossicini usati come dadi- con dei fanciulli, e diceva agli Efesii che andavano a osservarlo con meraviglia: “ di che cosa vi meravigliate, vilissimi? Non è meglio fare questo che partecipare con voi alla vita della citta?” (Diogene Laerzio -180-240-, Vita dei filosofi, IX, 3)
“Dicono che domandatogli perché tacesse, Eraclito rispose: “Perché voi parlate” Diogene Laerzio IX, 12.
Sarebbe un’ottima lezione per i beceri delle cagnare televisive. Ma costoro non leggono.
Dario ( re di Persia dal 522 al 486) lo invitò a corte per avere parte della sapienza greca. Gli promise ogni riguardo e un tenore di vita degno di quanto insegnava. Eraclito rispose che gli uomini sono tellurici avidi e ambiziosi mentre lui fuggiva dalla sazietà associata all’invidia e non amava il fasto. Dunque “non verrò da te siccome mi contento del poco e in conformità dei bisogni del mio animo” (Diogene Laerzio IX, 13-14)
“Gli Efesii dovrebbero impiccarsi tutti nell’età giovanile e lasciare la città ai fanciulli” (Eraclito, Fr. 125 Diano)
Cfr. N. T: Marco 10, 13: “Sinite parvulos ad me venire et ne prohibueritis eos; talium est enim regnum Dei”, il regno di Dio è di tali creature. I discepoli avevano cercato di allontanare i bambini da Cristo che reagì con queste parole da santo idiota.
Un altro celebre idiota Lev Myškin di Dostoevskij diceva che in Svizzera passava il tempo a raccontare storie imparate per i bambini: “Essi ci curano l’anima” (L’idiota parte prima capitolo 6). Ora certi adulti guastano le anime dei bambini portandoli ad applaudire le persone di potere o usandoli per la pubblicità.
Bologna 30 marzo 2023 ore 19, 10 giovanni ghiselli
p. s.
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