mercoledì 22 marzo 2023

Due madri non onorate dagli storiografi: Messalina e Agrippina.


 

 

 Messalina (25-48), l'imperatrice moglie di Claudio, oramai volta alla noia per la facilità degli adultèri, si lasciava andare a dissolutezze inaudite  secondo Tacito :"iam facilitate adulteriorum in fastidium versa ad incognitas libidines profluebat "[1].

 

Secondo il racconto di Plinio il Vecchio (Naturalis  historia, X, 172), una volta sfidò in gara la più celebre prostituta dell'epoca e la vinse conquisatando la palma che considerava regale con il record di 24 rapporti  in 24 ore.

regalem hanc existimans palmam eam nocte ac die superavit quinto atque vigesimo concubitu

 

 

Messalina viene poi presentata da Giovenale attraverso un ritratto espressionistico e deformante : quando si accorgeva che Claudio dormiva, la meretrix Augusta (VI, 119) lo lasciava, indossato un cappuccio notturno, e accompagnata da una sola ancella. Poi, nascondendo il nigrum crinem (v. 120) sotto una parrucca bionda, entrava nel lupanare, riparato dal freddo con una vecchia tenda fatta di stracci cuciti insieme ("veteri centone [2] ", v. 121). Lì aveva una cella riservata:"tunc nuda papillis/prostitit auratis titulum mentita Lyciscae/ostenditque tuum, generose Britannice, ventrem! " (vv. 122-124), allora si metteva in vendita nudaa  con i capezzoli dorati facendo passare per suo il cartello di Licisca[3], e mostrava il ventre da cui eri nato tu, nobile Britannico![4]. Si faceva pagare e rimaneva nel bordello uscendone solo dopo avere ingoiato i colpi di tutti-cunctorum absorbuit ictus (126).

Infine ultima cellam clausit ma era ancora ardens rigidae tentigine volvae (128-129)  per l’erezione della vulva dura.

 

L'incognita ed estrema libido però fu quella di sposare l'amante  Silio, e non a Claudio morto. L'amante la incalzava (urgebat) con l'argomento che "flagitiis manifestis subsidium ab audacia petendum "

Messalina era dubitosa e accoglieva quelle proposte segniter (con indifferenza) non amore in maritum, non per amore verso il marito, ovviamente, bensì per timore che Silio, summa adeptus , afferrato il potere, poi disprezzasse l'adultera e valutasse col prezzo reale quella scelleratezza accettata nel pericolo. "Nomen tamen matrimonii concupivit ob magnitudinem infamiae cuius apud prodigos novissima voluptas est " (Tacito, Annales , XI, 26), nondimeno desiderò la rinomanza del matrimonio per l'enormità della cattiva fama il cui piacere è l'estremo per gli scialacquatori del buon nome.

 

Messalina viene uccisa "quando si vota alla trasgressione suprema, cioè quando chiede la dote per sposarsi con Silio, descritto come il più bell'uomo della Roma del tempo, appartenente a un circolo aristocratico ostile all'imperatore, mentre è ancora la moglie di Claudio"[5]. 

 

L'ostensione del ventre sembra un estremo tovpo" gestuale di queste auguste donne: Agrippina (15-59)successiva moglie di suo zio Claudio  e mamma di Nerone, fa uccidere britannico poi entra in conflitto con il proprio figlio che manda due sicari ad ammazzarla. Già colpita in testa con un bastone da uno dei sicari mandati da Nerone, si volse all'altro, un centurione della flotta  che stringeva un pugnale e "protendens uterum "ventrem feri" exclamavit multisque vulneribus confecta est" (Annales , XIV, 8),  mettendo davanti il ventre materno gridò 'colpisci qui', e fu finita con molti colpi.

 

Nell'Octavia pseudosenecana, Agrippina prega il sicario :"utero dirum condat ut ensem:/'hic est, hic est fodiendus', ait,/ 'ferro, monstrum qui tale tulit'./Post hanc vocem cum supremo/mixtam gemitu/animam tandem per fera tristem/vulnera reddit" (vv. 359-365), affinché affondi la spada crudele nell'utero. "Questo, dice, va scavato con il ferro questo che portò un mostro del genere". Dopo questa frase finalmente rese l'anima triste mescolata con un gemito attraverso le ferite atroci.

 

Tacito afferma che su questa parte della storia c’è il consenso delle fonti. Però non tutti sono d’accordo a proposito degli elogi che il figlio ha espresso sulla bellezza della madre morta.

 

Svetonio per esempio racconta che Nerone vedendo il cadavere della madre “contrectasse membra, alia vituperasse, alia laudasse, sitique interim obortā bibisse” (34), ne tastò le membra.

 

Bologna 22 marzo 2023 ore 18, 38

giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Annales , XI, 26.

[2] Il cento e il titulus del v. 123 li abbiamo già trovati nel bordello del Satyricon

[3] . Licisca, ragazza lupa, era un nome comune per le prostitute che mettevano un cartello con il nome e il prezzo.

[4] Britannico era il figlio di Claudio e Messalina fatto uccidere da Nerone.

[5] Francesca Cenerini, La donna romana, il Mulino, Bologna, 2002, p. 84.

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