G. W. Hegel mette il Bacco delle Rane tra i personaggi “fin dal pincipio tratteggiati come stolti” delle commedie di Aristofane: “ Così per Strepsiade-nelle Nuvole n.d. r.-, che vuole rivolgersi ai filosofi per sbarazzarsi dei debiti; così per Socrate-Nuvole- che si offre come maestro di Strepsiade e di suo figlio; egualmente per Bacco-nelle Rane- , che egli fa scendere nel mondo sotterraneo per ricondurre alla luce un vero tragico; e lo stesso dicasi di Cleone-Cavalieri- , delle donne-Lisistrata-Ecclesiazuse- Tesmoforiazuse- , dei greci che vogliono trarre dal pozzo la dea della pace –Pace- ecc. Il tono principale che risuona in queste manifestazioni è la fiducia che tutte queste figure hanno in se stesse, fiducia tanto più incrollabile quanto meno si mostrano capaci di eseguire ciò che intraprendono. Gli stolti sono dei semplicioni , e anche i più svegli presentano subito una contraddizione così evidente con ciò a cui mettono mano, che non perdono mai questa sicurezza ingenua della soggettività, comunque vadano le cose”[1].
Tra questi personaggi risibili non esito a mettere molti uomini cosiddetti grandi, veri servi currentes in politica, nel giornalismo e nei media in genere.
Bologna 24 marzo 2023 ore 9, 10
giovanni ghiselli
p. s.
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