Al babbo megarese che vuole vendere le sue figliole come porcelline e ne porge una bella grassa in mano a Diceopoli, il protagonista degli Acarnesi di Aristofane obietta che la maialina non è sacrificabile –oujci; quvsimov" ejstin, perché non ha la coda- kevrkon oujk e[cei (785).
Bisognerebbe sempre usare questo tipo di obiezioni sacastiche a quanti cercano di giustificare un assassinio. Quando per coonestare l’ omicidio di un uomo in fuga si invoca la “legittima difesa” si dovrebbe obiettare: l’hai ammazzato come si può fare con un cane arrabbiato, o una iena, eppure questo morto kevrkon oujk e[cei, non ha la coda.
giovanni ghiselli.
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