Calibano viene battezzato dall’ubriacone Stefano come moon-calf (La tempesta, II, 2, 112) idiota lunare, poi qualificato con questi epiteti: mostro credulone, mostro abominevole, mostro dei più ridicoli, mostro strillone, mostro ubriacone.
Calibano come Smerdiakov, la “gallina epilettica” dei Fratelli Karamazov è molto più simile ai “comuni cittadini”, come orrendamente si dice, e anche a tanti presunti cittadini speciali, pure se vogliano farci credere nella diversità profonda delle varie categorie umane, utilizzando i più disgraziati quali capri espiatòri, farmakoiv sui quali addossare tutti i mali e i difetti di tutti.
Ieri si doveva festeggiare la rinnovata unità d’Italia e nessuno ha denunciato la notevole e orribile risalita del virus. Quelli che si accalcano favorendo questo nemico della nostra vita sono molti tra i cittadini comuni e pure non pochi tra gli eccezionali.
giovanni ghiselli
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