NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 26 luglio 2021

Tutte le prepotenze vanno denunciate.

 


 

Non credo che la genesi, la nascita della persona umana dipenda soltando dal padre né che la madre conti meno nella generazione del figlio come sostiene Apollo difensore del matricida Oreste e pure Atena che da presidente del tribunale dell’Areopago fa assolvere l’assassino della madre sua, Clitennestra.

La ministra Cartabia dunque, a mio parere meno che modesto, ha errato nel celebrare questo processo delle Eumenidi  di Eschilo quale superamento della vendetta attraverso la Giustizia.

Nelle precedenti Coefore il coro afferna che Diche si scontrerà con Diche: quella matriarcale con quella patriarcale.

Io non sono imparziale: sto sempre dalla parte dei più deboli.

Tifavo per i Troiani da bambino, per Ettore contro Achille e per gli Indiani massacrati nei film western. Probabilmente perché ero minuto ed esposto alla violenza di quelli più grossi e grossolani.

Dopo essermi opposto a quanti sostengono, come fa il personaggio Apollo nelle Eumenidi di Eschilo, che la generazione dipende prevalentemente dal padre, e la madre non conta se non come incubatrice del seme del maschio il quale davvero genera, ora mi oppongo alla prepotenza odierna di Michela Murgia che nel quotidiano “la Repubblica” di oggi 26 luglio 2021 scrive a pagina 22: “In questo Paese è considerato pacifico il fatto che preservare l’integrità di coscienza di poche persone sia più importante che garantire il diritto di milioni di donne a decidere se essere madri o no (...) Nel nostro sistema ci sono infatti due diritti confliggenti: quello di decidere di non generare e l’altro, quello di sottrarsi a uno specifico compito medico regolato dalla legge”.

Ebbene: poiché la generazione dipende in uguale misura dalla femmina e dal maschio, credo che la decisione se fare nascere il concepito o no debba essere concordata da entrambi. Vero è che poi l’accudimento dei bambini e la loro sopravvivenza dipende quasi esclusivamente dalla donna. Questa allora, se non se la sente di partorire, accudire i bambini e sacrificare altri interessi, eviti di mettere al mondo dei figli: ci sono tanti modi per schivare di rimanere incinte: non credo che abortire sia il contraccettivo migliore. Abortire è anzi un contraccettivo  pessimo, ancora più brutto che non fare l’amore.

Avevo un amico di destra il quale sosteneva in una nostra discussione polemica che i caratteri si prendono dai padri.  Gli diedi del fascista. Secondo me anche queste tirate sull’insignificanza dei maschi che non devono mettere bocca riguardo alla generazione è una prepotenza ed è cosa di destra. E’ cosa stupida e brutta. Tanto più siccome è di moda e ripetuta da gente che su altri argomenti magari ha ragione.  Tanto più mi dispiace.

 

Bologna 26 luglio 2021 ore 18, 41  giovanni ghiselli  

p. s.

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Sono in partenza per Pesaro. Tornerò a bologna verso il 15 settembre

 

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