lunedì 12 luglio 2021

Calibano e la gente che si accalca

Alla fine del II atto del dramma La tempesta di Shakespeare, Calibano si asservisce completamente a Stefano e spera di essere liberato dal suo tiranno con l’aiuto  dell’ubriacone.

Quindi canta un inno alla propria libertà: ban, ban, ban, ban, Cacaliban,  poi ripete freedom  4 volte.

Mi vengono in mente i tripudi delle persone innumerevoli che si accalcano  per  cagion qual si sia che a festa torni,  mentre il tasso di positività dei contagi continua a crescere giorno dopo giorno, assembramento dopo assembramento di migliaia di tali Calibani.

Questo avviene in nome della libertà. Io credo che tale licenza dovrebbe essere vietata e andrebbe impedita per evitare che le scuole vengano chiuse di nuovo e i giovani non abbiano la possibilità di tornarvi dopo due anni di chiusura con limitazione della loro libertà di crescere culturalmente, mentalmente, umanamente.

giovanni ghiselli

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