sabato 17 luglio 2021

Enrico VIII sanguinario e donnaiolo.

 

Martedì 20 luglio concluderò il corso estivo alla Primo Levi con La tempesta e l’Enrico VIII.

Enrico VIII 1613, Shakespeare in collaborazione con John Fletcher.

Alcune frasi tra le più significative del primo atto

 

Le parole conclusive del Prologo dicono:  “osservate come fanno presto i potenti a cadere in disgrazia.-E se potete essere allegri allora vi dico-un uomo può piangere presso il giorno delle sue nozze ” (30-32) .

 

Il primo è il Duca Buckingham vittima degli intrighi di Wolsey. Tornano le vittime e i carnefici su e giù per la scala del potere.

  Thomas Wolsey è  il cardinale di York e il Lord Cancelliere d’Inghilterra. Domina i primi tre atti. Era di origine umile: figlio di un beccaio. Voleva fare del regno di Enrico VIII (1509-1547) l’ago della bilancia nel conflitto tra Francesco I e Carlo V. Cadde perché non ottenne da papa Clemente VII l’annullamento del matrimonio del re con Caterina d’Aragona. Morì nel 1530  nell’Abbazia di Leicester

Caterina d’Aragona (1518-1536) era figlia di Ferdinando II d’Aragona e di Isabella di Castiglia, ed era sorella di Giovanna la Pazza la madre di Carlo V. Viene ripudiata da Enrico VIII per potersi ammogliare con Anna Bolena che poi farà decapitare.

La situazione è la stessa della corte di Riccardo III anche se Shakespeare la presenta in altro modo.

Nel dibattito costituzionale delle Storie di Erodoto, il nobile persiano Otane domanda come possa essere una cosa bene ordinata la monarchia cui è possibile fare quello che vuole senza renderne conto?- “kw`" d j a]n ei[h crh`ma kathrthmevnon mounarcivh, th`/ e[xesti ajneuquvnw/ poievein  ta; bouvletai;”(III, 80, 3)

Edward Buckingham dice di Wolsey: “mi stupisco (I wonder) che un tale palla di lardo possa intercettare i raggi del sole benefico e privarne la terra”  (I, 1, 54-57 ). Il plebeo può essere grasso, spesso lo è, l’aristocratico non deve esserlo siccome in origine la sua funzione era quella del guerriero.

“Ma ha tessuto una tela come un ragno” (I, 1, 62-63).

 

“Questo cagnaccio di macellaio ha il dente avvelenato (I, 1, 120)

Wolsey era figlio di un macellaio.

La scienza di un pezzente vale più del sangue di un nobile (I, 122-123).

 

Caduto in disgazia e condotto nella torre accusato di alto tradimento, Buckingham dice: il mio intendente mi ha tradito, l’onnipotente cardinale lo ha tentato con l’oro, l’arco della mia vita è concluso “I am the shadow of poor B, sono l’ombra del povero Buckingham la cui persona è investita da una nuvola che ottenebra il mio luminoso sole (I, 1, 224)

 

I, 2 seconda scena

La regina Caterina attribuisce il malcontento dei sudditi, dai quali sale il rombo cupo della sedizione I, 2, 28-29),  a tasse che spremono da ciascuno la sesta parte delle sue sostanze. (I, 2, 57-58) ). Balzelli imposti dalle  ordinanze di Wolsey:

Il re commenta a trembling contribute (95)  un tributo da far tremare.

Quindi Enrico VIII  ordina una specie di seisavcqeia, uno scuotimento e  alleggerimento del peso e un perdono incondizionato a chi ha negato la validità del decreto.

Wolsey suggerisce al segretario di far sapere che il condono deriva da una sua personale intercessione (106)

 

I, 3 terza scena

Wolsey è munifico: in lui la parsimonia sarebbe un peccato peggiore dell’eresia ( a worse sin than ill doctrine I, 3, 60 ) dice un gentiluomo (Lord Sands). Cfr. il borghese che fonda la sua identità sul denaro e sulla roba.

 

Quarta scena

I, 4

Festa nella residenza di Wolsey

Il ciambellano fa una bella battuta a lord Walter Sands: you must not freeze non dovete gelare-, two women placed together makes cold weather (I, 4, 21-22), due donne sedute l’una accanto all’altra raggelano l’atmosfera. quindi lo fa sedere tra due donne

 

Il re adocchia la figlia di Sir Thomas Bullen una delle dame della regina (Anna Bolena, 1507-1536). Cielo, che aggraziata (By heaven, she is a dainty-dignitatem- one, un boccone delizioso  dice il re Enrico VIII (I, 4, 94). Questo re era sanguinario non meno di Riccardo III ma, in compenso, più donnaiolo. Fu comunque sanguinario anche con un paio delle sue spose che fece decapitare.

 

Enrico VIII ebbe sei mogli

Caterina d’Aragona ripudiata nel 1530

Anna Bolena decapitata nel 1536

Jane Seymour che morì di parto dando alla luce il figlio maschio Edoardo  1537

Thomas Cromwell il suo Segretario lo indusse a sposare Anna di Cleves. Questa non  piaceva al  re che non consumò il matrimonio. Fece annullare le nozze dicendo che la sposa non era vergine. Poi fece decapitare Cromwell 1540 che gliel’aveva fatta sposare.

Quindi sposò una damigella di Anna di Cleves, Caterina Howard che era anche cugina di Anna Bolena e probabilmente le assomigliava. Questa, infatti, gli piaceva. La chiamava “rosa senza spine”. Ma quando Thomas Cranmer gli fece sapere che Caterina aveva un passato sessualmente non irreprensibile la fece decapitare 1542.

La sua ultima moglie fu Caterina Parr, una 31enne due volte vedova

Enrico morì nel 1547.

Gli succedette il figlio Edoardo VI che morì nel 1553

Poi Maria la Cattolica detta anche la Sanguinaria. Fece bruciare “l’arcieretico” Cranmer.

Poi Elisabetta I (1558-1603). Fece decapitare Maria Stuarda e tanti altri. Da chi avranno preso queste due figlie?

 

giovanni ghiselli

 

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