NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna   -  Tutte le date link per partecipare da casa:    meet.google.com/yj...

giovedì 15 luglio 2021

Fëdor Dostoevskij. Conferenza in piazza Verdi a Bologna,l 21 luglio 2021. 5

Russi,
 Francesi e Tedeschi in Dostoevskij e in Thomas Mann.
 
Il giocatore di Dostoevskij
 Il gioco è fatto per i Russi, non per gli Europei occidentali. Questi infatti nel loro catechismo hanno la regola di mettere insieme un capitale. Il russo invece tende a sperperarlo al vento in maniera scandalosa (p. 32) . I russi giocano a casaccio e spesso perdono.
Non ho capito se sia più schifosa la sregolatezza russa oppure il modo tipicamente tedesco di accumulare capitale con il lavoro (pp. 32-33) .
I tedeschi sono sottomessi alla figura paterna, o addirittura sono schiavizzati dal Vater . Tutti lavorano come bestie e tutti accumulano soldi come giudei(p. 34)
  E  tendono a giustiziare tutti i colpevoli, cioè quelli anche solo un po’ diversi da loro (p.35).
“Di rado i francesi sono allegri per natura; sono sempre allegri su ordinaziome o per calcolo. Se, ad esempio, un francese ritiene necessario fare l’originale, il capriccioso, insomma il tipo un po’ eccezionale, ebbene i suoi capricci sono incredibilmente sciocchi e innaturali. Il francese “al naturale” è una quintessenza del più borghese, meschino e comune “spirito positivo”, è insomma l’essere più noioso di questo mondo” (p. 59)  
Cfr. La Montagna incantata di T. Mann.
Hans: “ Vuoi dire che è pedante. Ci consideri pedanti noi tedeschi…nous autres allemands? (La notte di Valpurga, p. 9 494
Cfr. i Germani di Tacito e il loro dissennato mantenere la parola data: Tacito segnala la perversione della fides tra i Germani i quali, dopo avere perso tutto ai dadi (alea), con un ultimo lancio mettono in gioco la libertà personale, quindi, se perdono, mantengono la parola data e subiscono la schiavitù. Ebbene in questo caso ciò che loro chiamano fides è una forma di ostinazione in un vizio riprovevole: “ea est in re prava pervicacia”(Germania, 24).
 
Claudia “Parlo di suo cugino, ma è vero voi tedeschi siete un poco borghesi. Amate l’ordine più della libertà, lo sa tutta l’Europa(La notte di Valpurga, p. 494) .
 
Cfr. Tacito: “scutum reliquisse praecipuum flagitium, multique superstites bellorum infamiam laqueo finierunt (Germania, I, 7)
 
Hans: ciò che tutta l’Europa chiama libertà è forse qualcosa di più pedante e borghese , se lo si confronta con il nostro bisogno di ordine-secondo me è così (p. 495 in francese, p. 1230 traduzione)
Claudia: “borghese, umanista e poeta. Eccolo il tedesco fatto e finito,  il tedesco come si deve”( 496)
Hans: “Temo che non siamo per niente come si deve”, rispose lui. “Da nessun punto di vista. Siamo forse assai semplicemente riottosi figli della vita (497l,1231)
Cfr. Tonio Kröger cui Lisaweta dice: lei è un borghese sviato, un borghese sulla strada sbagliata (p. 141)
Claudia: “Per quel che mi riguarda, sai, io amo la libertà più di qualsiasi altra cosa, e in particolare la libertà di scegliere il mio luogo di residenza. Dubito che tu possa capire cosa sia l’ossessione dell’indipendenza . E’ dovuta forse alla mia razza (499, 1233) (…)  La morale?  Ti interessa questo tema?  Ebbene, a noi   sembra che la morale non vada cercata nella virtù, ovvero nella ragione, nella disciplina, nei buoni usi e  costumi, nella rispettabilità ma piuttosto nel peccato, nell’abbandonarsi al pericolo, a ciò che ci può nuocere, che ci distrugge. A noi sembra che sia più morale perdersi e addirittura lasciarsi deperire che conservarsi. I grandi moralisti non erano affatto virtuosi, ma uomini che si sono avventurati nel male, viziosi, grandi peccatori che ci insegnano a chinarci cristianamente verso la miseria. Tutto questo probabilmente ti ripugna. Non è così?. (501-502, 1235)  
Egli non disse nulla
Cfr. la Messalina di Tacito: “iam facilitate adulteriorum in fastidium versa, ad incognitas libidines profluebat” (Annales, XI, 26)

giovanni ghiselli

 

Nessun commento:

Posta un commento