NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna   -  Tutte le date link per partecipare da casa:    meet.google.com/yj...

venerdì 23 luglio 2021

La mala educazione

 

La mala educazione dei principi persiani  e la vera o presunta polemica tra Platone e Senofonte.

 

Nelle Leggi , Platone scrive che a Ciro il Vecchio non toccò   una retta educazione (paideiva" de ojrqh'" oujc h{fqai-a{ptomai-to; paravpan)  (III, 694c). Nemmeno i suoi figli la ricevettero

 

Platone attribuisce la mala educazione alle donne della casa reale persiana del tempo di Ciro il Vecchio il quale, sempre impegnato in operazioni militari, delegò alle femmine la cura dei figli. Queste li viziarono impartendo loro una trofh;n gunaikeivan (Leggi, 694d) , una cura da donne, per giunta donne del re  divenute ricche da poco.

I padri combattevano e conquistavano, ma non insegnavano ai figli la disciplina persiana, quella di pastori e guerrieri molto resistenti alle fatiche. Insomma: “periei'den uJpo; gunaikw'n te kai; eujnouvcwn paideuqevnta~ auJtou' tou;~ uJei'~(Leggi, 695a), Ciro il Vecchio permise che i suoi figli, Cambise e Smerdi, fossero educati da donne e da eunuchi. Sicché essi crebbero come ci si doveva aspettare, dato il loro essere stati allevati trofh'/ ajnepiplhvktw/ (695b) in maniera licenziosa. E quando i due giovani ereditarono il regno, trufh'~ mestoi; kai; ajnepiplhxiva~, gonfi di lussuria e di sregolatezza, per prima cosa uno uccise l’altro perché non sopportava uno stato di parità, quindi costui, ossia Cambise, mainovmeno~[1] uJpo; mevqh~ te kai; ajpaideusiva~, pazzo in seguito al bere smodato e alla mancanza di educazione, perse il potere a opera dei Medi e del cosiddetto “eunuco”[2], che aveva disprezzato la stupidità del re.

   

Platone  polemizzerebbe con Senofonte e la monumentalizzazione che fece di Ciro il Vecchio. Non seppe educare i figli poiché lui stesso mancava di ojrqh; paideiva.

 

 

 

Gellio (Le notti attiche,  XIV, 3) scrive che diversi scritti su Platone e Senofonte fanno notare la rivalità tra questi due autori discepoli di Socrate. Gli indizi messi in rilievo sono questi: Platone non cita mai Senofonte, né Senofonte Platone.

Senofonte scrisse la Ciropedia contraddicendo quanto aveva scritto Senofonte e sostenendo che a Ciro era toccata un’educazione per niente buona. Inoltre Senofonte non attribuisce a Socrate alcun interesse per le scienze matematiche. Invece  il Socrate personaggio dell’opera di Platone disserta di fisica, musica, geometria.

Ma secondo Gellio c’è stata  polemica non tra i due eccelsi scrittori, bensì tra le opposte schiere dei loro fautori.  Socraticae amoenitatis duo lumina i due luminari della finezza socratica furono considerati uomini in gara di emulazione, mentre erano altri a gareggiare poiché questi due discepoli di Socrate erano due cime simul iunctae  in arduum nituntur collegate insieme nella tensione a svettare (cfr. quelle del Parnaso con Apollo e Dioniso nelle Baccanti di Euripide) e  hanno generato l’immagine della rivalità.

Nelle Baccanti  Tiresia suggerisce a Penteo di non opporsi a dioniso :

“Un giorno lo vedrai anche sulle rupi Delfiche                         

saltare con le fiaccole sull’altopiano a due cime

agitando e scagliando il bacchico ramo,

grande per l’Ellade. Via Penteo, da’ retta a me:

non presumere che il potere abbia potenza sugli uomini,   (vv. 306-310)

 

 

Senofonte si occupa anche della buona educazione dei figli di Ciro nel discorso finale (Ciropedia VIII, 7, 6-28) .

Ciro il Vecchio raccomanda ai figli Cambise e Tanaossare (Smerdi in Erodoto)  di volersi bene, volere bene e fare del bene. Lui è soddifatto di quanto ha realizzato nella propria vita

 

 

giovanni ghiselli



[1] Cfr  Erodoto III, 38: “pantach'/ w\n moi dh'lav ejsti o{ti   ejmavnh megavlw" oJ Kambuvsh"",  da ogni punto di vista dunque per me è evidente che  molto matto era Cambise.

[2] Erodoto (III, 61, 2) dice che assomigliava a Smerdi e aveva lo stesso nome.

Nessun commento:

Posta un commento