I cani abbaiano contro quelli che non conoscono
II, 2
Dei nobili Norfolk e il lord Ciambellano sparlano del cardinale di York, the king Cardinal II, 2, 18 il cardinale re che gira la ruota della fortuna come vuole. Ne rilevano le caratteristiche machiavelliche, l’ambizione smodata, la prepotenza. Ultimamene counsels a divorce (29) consiglia al re il divorzio dalla moglie che lo ama con l’amore puro degli angeli verso gli uomini buoni. Sperano che il cielo un giorno aprirà gli occhi del re che ha dormito troppo a lungo sulla prepotenza di Wolsy (II, 2, 40-41).
Wolsey ha favorito l’ascesa di Gardiner a segretario del re silurando Doctor pace di cui temeva la concorrenza. Il cardinale spiega a Campeggio, legato del Papa: “non si vive per finire in pugno a chi vale meno di noi . (II, 2, 134).
Stanno preparando un processo alla regina per consentire al re di ripudiarla
II, 3
Anne Bullen and an Old Lady
Anna compiange la regina e deplora il fasto
I swear, ‘tis better to be lowly born lo giuro, è meglio di essere umili natali e accontentarsi di vivere con gente di condizione modesta piuttosto che fare spicco su tutti in a glistering grief in uno sfavillio di dolore e indossare una pena dorata (II, 3, 19-22)
Cfr. Ifigenia in Aulide di Euripide.
Nel prologo Agamennone ha scritto una lettera ingannevole a Clitennestra , ed è pentito.
L’a[nax , “il gran duca dei Greci”, invidia un vecchio servo che passa una vita ajkivndunon , priva di rischi, rimanendo ajgnw;~ ajklehv~ (18) sconosciuto e oscuro.
Meno invidiabile è la vita di chi sta ejn timai`~, tra gli onori.
Nelll'Agamennone di Seneca le donne di Micene notano che la Fortuna/ fallax (vv. 57-58) inganna con grandi beni collocandoli troppo alti in praecipiti dubioque (v. 58), in luogo scosceso e insicuro.
Infatti le cime sono maggiormente esposte alle intemperie, ai colpi della Fortuna, e predisposte alle cadute rispetto alle posizioni medie:"quidquid in altum Fortuna tulit,/ruitura levat./Modicis rebus longius aevum est;/felix mediae quisquis turbae/sorte quietus…" (Agamennone, vv. 101-104), tutto ciò che la Fortuna ha portato in alto, per atterrarlo lo solleva. E' più lunga la vita per le creature modeste: fortunato chiunque sia della folla mediana contento della sua sorte.
Anna assicura sul suo onore e sulla sua verginità
I would not bee a queen (gunhv) II, 3, 24
La dama la accusa di hypocrisy-uJpovkrisiς, (26)
Il lord Ciambellano invece fa l’elogio di Anna: dice tra sé che onestà e bellezza si fondono in lei così bene da conquistare il re. Da tale donna potrebbe nascere a gem-gemma- to lighten all this isle-insula- (78-79) ovviamente profetizza Elisabetta I (1558-1603)
II, 4
I processo alla regina a Blackfriars
Caterina dice al re di essere a poor-pauper- woman and a stranger-extraneus- (III, 4, 15) nata fuori dai domini di Enrico e che non può trovare un giudice imparziale .
Cfr. la Medea di Euripide
Però non vale proprio lo stesso discorso per te e per me;
tu hai questa tua città e la casa paterna
e comodità di vita e compagnia di amici,
io, poiché sono isolata e senza città, devo subire oltraggi
da un uomo, dopo essere stata rapita da una terra barbara,
senza avere la madre, né un fratello, né un congiunto
per trovare un ancoraggio fuori da questa sventura (vv. 250-256).
La regina aggiunge che è stata una sposa fedele e sottomessa a true and humble-humilis-humus-cf. greek camaiv=humi- wife, sempre timorosa di dispiacere al marito, soggetta a ogni suo umore (II, 4, (23-25)
Cfr. Andromaca nelle Troiane e nell’Andromaca di Euripide
e ancora Medea dove la protagonista dice
Quella poi giunta tra nuovi costumi e leggi,
bisogna che sia un'indovina, se non ha appreso da casa
con quale atteggiamento tratterà nel modo più appropriato il marito.
E se con noi che ci affatichiamo in questo con successo,
il coniuge convive, sopportando il giogo non per forza,
la vita è invidiabile; se no, bisogna morire (238-242)
Caterina dice a Wolsey che sta per piangere ma, essendo ancora una regina e in ogni caso la figlia del re di Spagna Ferdinando, “convertirò le gocce di pianto in scintille di fuoco “my drops of tears –I’ll turn to sparks of fire” (72-73)
Quindi Caterina ricusa il cardinale quale giudice in quanto lo ritiene il suo nemico più perfido and think not at all friend to truth (83-84) e per niente amico della verità.
Wolsey nega di avere soffiato sul fuoco contro di lei, quindi chiede delle scuse
Ma Caterina replica dicendo di essere una donna semplice e troppo debole per fare fronte a tanta astuzia- I am a simple woman, much too weak-T’oppose your cunning (106-107) poi accusa il cardinale di coprire la sua arroganza e il suo rancore con una maschera di umiltà e mansuetudine
Infine lo ricusa di nuovo e si appella al Papa
Campeggio ne biasima l’ostinazione
La regina esce rifiutando quel tribunale
Parla il re ai cardinali e riconosce le qualità della moglie, la soave dolcezza sweet-hJduvς-suavis- gentleness-gentilis-, la mitezza di una santa, la condotta di sposa esemplare, docile fin nel comandare (obeying- lat. oboedio- in commanding-mando-are dare un incarico ), la vera regina delle regine della terra (II, 4, 138-140)
Wolsey chiede di essere difeso dalle dubbie accuse della regina e il re lo fa. Dice al cardinale che i suoi nemici nemmeno sanno perché le sono ostili e come cagnacci del villaggio like to village curs abbaiano quando altri lo fanno bark when their fellows do-tivqhmi- radice *dhe/dha (II, 4, 159-160)
Cfr. Eraclito: kuvneς ga;r kai; bau?zousin o}n a]n mh; gignwvskwsi (102 Diano), i cani infatti abbaiano a quelli che non conoscono.
Il re però aggiunge di avere pensato che il suo matrimonio non piaceva al cielo visto che lui aveva sposato la vedova di suo fratello e che non nascevano o non sopravvivevano figli maschi. Si trova dunque alla deriva nel mare burrascoso della sua coscienza. Perciò ha promosso questa causa senza alcuna avversione per la regina. Campeggio chiede un aggiornamento del processo per l’assenza della regina cui bisogna comunque chiedere di rinunciare a fare ricorso unto his holiness (254) a sua santità.
Il re dice a parte che si sente preso in giro dai cardinali e toglie la seduta in attesa del ritorno di Cranmer, cappellano del re, poi arcivescovo di Canterbury.
giovanni ghiselli
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