venerdì 19 febbraio 2021

L’istruzione tecnica non deve penalizzare il liceo classico.

 


 

“Draghi punta sull’istruzione tecnica” (“la Repubblica, 19 febbraio 2021, pagina 4).

Non vorrei che questa mira di Draghi , se la notizia data da Ilaria Venturi è vera, avesse come bersaglio negativo il liceo classico che mi ha formato e dove ho formato i giovani di Imola e di Bologna tra il 1975 e il 2010.

Da allora ad oggi ho continuato a informare e formare giovani e adulti basando sempre la mia paideia sui classici. Pure una scuola tecnica non deve trascurare l’educazione umanistica cioè letteraria, storica, religiosa, estetica ed etica.

E’ un avvertimento dato già da Platone contro un’ educazione esclusivamente prometeica, di quel Prometeo di Eschilo che si vanta dicendo :"pa'sai tevcnai brotoi'sin ejk Promhqevw" Prometeo incatenato, v. 507), tutte le tecniche ai mortali derivano da Prometeo.

Molti di questi presunti benefìci tecnologici del resto vengono smontati non solo da Platone ma da diversi altri autori: Sofocle, Orazio, Ovidio, Ariosto, Mary Shelley, Leopardi, Svevo, per nominarne solo alcuni.

Intanto mi limito a riferire il filosofo ateniese   

 Platone nel dialogo Protagora racconta che Prometeo per rimediare agli errori commessi dal fratello Epimeteo rubò la sapienza tecnica di Efesto e di Atena con il fuoco "th;n e[ntecnon sofivan su;n puriv" (321d), poiché era impossibile che questa sapienza venisse acquisita o impiegata da qualcuno senza il fuoco.

 Così Prometeo rubò la tecnica dell'uso del fuoco ("th;n te e[mpuron tevcnhn", 321e) e la donò alla stirpe umana. Da questa provennero agli uomini le risorse necessarie per vivere ("eujporiva me;n ajnqrwvpw/ tou' bivou givgnetai"). Quindi l'uomo credette negli dèi, innalzò loro altari e statue, articolò con tecnica voci e parole, e inventò abitazioni, vesti, calzature, coperte e gli alimenti dalla terra ("kai; oijkhvsei" kai; ejsqh'ta" kai; uJpodevsei" kai; strwmna;" kai; ta;" ejk gh'" trofa;" hu{reto", 322a). Eppure gli uomini continuavano fare del male poiché non possedevano ancora l'arte politica ("politikh;n ga;r tevcnhn ou[pw  ei\con", 322b) senza la quale commettevano ingiustizie reciproche ("hjdivkoun ajllhvlou""), e non potevano coesistere né sussistere. Allora Zeus, temendo l'estinzione della nostra specie, manda Ermes dagli uomini a portare rispetto e giustizia ("J Ermh'n pevmpei a[gonta eij" ajnqrwvpou" aijdw' te kai; divkhn", 322c)  dopo avergli ordinato di distribuirli a tutti poiché non esisterebbero città se pochi uomini fossero partecipi di rispetto e giustizia. Quindi impose per legge che quanti rifiutassero questi valori  venissero eliminati"wJ" novson povlew"", (322d) come malattia della città.

 

Nel Menesseno Platone chiarisce che non solo la tecnica ma anche scienza separata dalla giustizia può essere un sapere, ma non è sapienza:"pa'sav te ejpisthvmh cwrizomevnh dikaiosuvnh" kai; th'" a[llh" ajreth'" panourgiva, ouj sofiva faivnetai" (247), tutta la scienza separata dalla giustizia e dalle altre virtù, si vede che è malizia, non sapienza.

 

Bologna 19 febbraio 2021 ore 18, 25 giovanni ghiselli

p. s

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