Ottime le scelte della Lamorgese e di Speranza che hanno dato buona prova nel governo precedente. Buono anche l’inserimento della Carfagna che è bella assai e dignitosa: la ministra più bella del mondo.
Direte che con questa seconda affermazione mi rivelo il superficiale mulierosus che sono. Mulierosus sì, si, hai voglia!, ma superficiale no, anzi.
Il fatto è che la bellezza è un valore, uono dei più alti.
Sentite cosa dice Paride il bello al fratello eroe integerrimo.
Il terzo canto dell'Iliade propone il contrasto tra apparenza e sostanza.
In testa all'esercito troiano si fa vedere Paride con l'aspetto di un dio (qeoeidhv" , v. 16), con pelle di pantera sopra le spalle, arco ricurvo e spada, e, per giunta, squassando due lance a punta di bronzo.
Il bellimbusto sfidava tutti i campioni degli Achei. Ma quando Menelao saltò a terra dal carro per affrontarlo, il seduttore di Elena sbigottì in cuore e si ritirò presso i compagni.
Allora Ettore lo assalì con parole infamanti: gli diede del donnaiolo (gunaimanev") e seduttore (hjperopeutav v. 39), poi lo accusò di smentire l' aspetto splendido (ei\do" a[riste) con un cuore senza forza né valore (45), in quanto era uomo capace di portare via le donne agli uomini bellicosi ma non di affrontarli.
Paride è visto dal fratello maggiore quasi come un “miles gloriosus”.
Allora gli risponde di non biasimarlo e non rinfacciargli i doni amabili dell'aurea Afrodite (“mhv moi dw'r j ejrata; provfere crusevh" jAfrodivth"", 64): nemmeno per te sono spregevoli i magnifici doni degli dèi (qew'n ejrikudeva dw'ra, v. 65) che del resto nessuno può scegliersi.
Quindi si presta ad affrontare in duello il rivale Menelao. Se la caverà solo in quanto salvato da Afrodite.
Per quanto riguarda il cretinismo razzistico dei giornalisti che lamentano con petulanza infinita il fatto che le donne sono minoritarie nei posti del potere, luoghi del resto spesso inquinati, replico: “perché non lamentate anche l’assenza di omosessuali maschi, di lesbiche e di travestiti, visto che per voi conta solo il sesso?”
Dovrebbe rispondermi una come l’autorevolissima Concita De Gregorio la quale nel quotidiano “la Repubblica” di oggi, in prima pagina, scrive: “Parole, tante. Dichiarazione di intenti, quote, proclami. Alla prova dei fatti, poi, la sinistra non porta donne al governo. Zero da PD e da Leu. E’ tristissimo, è antistorico - desolante guardare al resto del mondo - ma è così: inconfutabile”.
Il criterio della scelta dei ministri, o dei professori, o dei giudici, non può essere solo l’apparato sessuale, anche se molti uomini di potere lo usano cooptando le amanti o le disponibili a diventare amanti loro se le coopteranno.
le femministe peggiori sono di fatto equivalenti ai donnaioli di potere
giovanni ghiselli
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