Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
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lunedì 23 agosto 2021
Anteprima del prossimo capitolo (XI) su le Nuvole di Aristofane.
Trascuratezza e cura del corpo.
Il vecchio Strepside infatuato da Socrate vuole mandare in quel “pensatoio”-frontisthvrion- di ciarlatani il figlio Fidippide che è riluttante :
"stai attento a come parli-eujstovmei
e non dire male di uomini bravi
e pieni di intelligenza: di loro, per economia uJpo; th'" feidwliva"-
nessuno si fa mai tagliare i capelli né si unge il corpo
né va al bagno per lavarsi- oujd j eij" balanei'on h\lqe lousovmeno"- Tu invece scialacqui- katalovei-katalouvomai- la mia roba come se io fossi morto"( Aristofane, Nuvole 833-838).
Un rilievo sulla la povertà e la trascuratezza fisica veniva rivolto a Socrate anche da Antifonte sofista il quale accusava il filosofo di essere maestro di miseria, ma egli ribatteva con queste parole "non avere bisogno di niente è divino, di pochissimo è assai vicino al divino” .
Così Euripide nell'Eracle (1345-1346) scrive:" non ha bisogno di niente il dio, se è davvero un dio".
Nei Memorabili, Senofonte ricorda invece che Socrate aveva cura del corpo "non si disinteressava al corpo-ajlla; mh;n kai; tou' swvmato" aujtov" te oujk hjmevlei e non lodava chi lo trascurava e disapprovava l’affatircarsi eccessivo mangiando eccessivamente- to; me;n ou\n uJperesqivonta uJperponei'n ajpedokivmaze "(I, 2, 4).
Nell'Apologia scritta da Platone, Socrate sostiene che "non dalle ricchezze nasce la virtù, ma dalla virtù le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini"(30b).
Altri passi dei suoi discepoli mostrano che le ristrettezze di Socrate non arrivavano al disprezzo del corpo: nel Gorgia di Platone, il maestro insegna che"la bellezza autentica si ottiene solo attraverso la ginnastica"(465b) che è la cosmesi ottima.
Concludo la panoramica sul rapporto di Socrate con l’igiene citando le ultime parole del Simposio di Platone:"Recatosi al Liceo si lavò e trascorse il resto della giornata come altre volte; a sera andò a casa a riposare"(233d).
A parer mio la cura del corpo se questa consiste nella ginnastica, in un mangiare commisurato alla fame, nel lavarsi e nell’abbronzarsi ai raggi del sole, è anche cura dell’anima. In effetti in questo giro ciclistico di due giorni tra Marche, Toscana e Umbria io e i miei due amici abbiamo curato l’intera persona. Cultus optimus aderat.
giovanni ghiselli
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