lunedì 23 agosto 2021

Anteprima del prossimo capitolo (XI) su le Nuvole di Aristofane.

Trascuratezza e cura del corpo. Il vecchio Strepside infatuato da Socrate vuole mandare in quel “pensatoio”-frontisthvrion- di ciarlatani il figlio Fidippide che è riluttante : "stai attento a come parli-eujstovmei e non dire male di uomini bravi e pieni di intelligenza: di loro, per economia uJpo; th'" feidwliva"- nessuno si fa mai tagliare i capelli né si unge il corpo né va al bagno per lavarsi- oujd j eij" balanei'on h\lqe lousovmeno"- Tu invece scialacqui- katalovei-katalouvomai- la mia roba come se io fossi morto"( Aristofane, Nuvole 833-838). Un rilievo sulla la povertà e la trascuratezza fisica veniva rivolto a Socrate anche da Antifonte sofista il quale accusava il filosofo di essere maestro di miseria, ma egli ribatteva con queste parole "non avere bisogno di niente è divino, di pochissimo è assai vicino al divino” . Così Euripide nell'Eracle (1345-1346) scrive:" non ha bisogno di niente il dio, se è davvero un dio". Nei Memorabili, Senofonte ricorda invece che Socrate aveva cura del corpo "non si disinteressava al corpo-ajlla; mh;n kai; tou' swvmato" aujtov" te oujk hjmevlei e non lodava chi lo trascurava e disapprovava l’affatircarsi eccessivo mangiando eccessivamente- to; me;n ou\n uJperesqivonta uJperponei'n ajpedokivmaze "(I, 2, 4). Nell'Apologia scritta da Platone, Socrate sostiene che "non dalle ricchezze nasce la virtù, ma dalla virtù le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini"(30b). Altri passi dei suoi discepoli mostrano che le ristrettezze di Socrate non arrivavano al disprezzo del corpo: nel Gorgia di Platone, il maestro insegna che"la bellezza autentica si ottiene solo attraverso la ginnastica"(465b) che è la cosmesi ottima. Concludo la panoramica sul rapporto di Socrate con l’igiene citando le ultime parole del Simposio di Platone:"Recatosi al Liceo si lavò e trascorse il resto della giornata come altre volte; a sera andò a casa a riposare"(233d). A parer mio la cura del corpo se questa consiste nella ginnastica, in un mangiare commisurato alla fame, nel lavarsi e nell’abbronzarsi ai raggi del sole, è anche cura dell’anima. In effetti in questo giro ciclistico di due giorni tra Marche, Toscana e Umbria io e i miei due amici abbiamo curato l’intera persona. Cultus optimus aderat. giovanni ghiselli

3 commenti:

Ifigenia CLVIII. Preghiera al dio Sole. Saluti alla signora e alla signorinella magiare.

  Pregai il sole già molto vicino al margine occidentale della grande pianura. “Aiutami Sole, a trovare dentro questo lungo travagli...