NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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sabato 28 agosto 2021

Un caso di malafede o di ignoranza

Bernard –Henry Lévy ha scritto un articolo che è stato intitolato “I doveri di una potenza” (“la Repubblica” di oggi 28 agosto 2021, p. 29). Quelli della potenza americana consisterebbero nel seguitare a tutelare la civiltà occidentale. Per malafede o ignoranza, Lèvy ricorda battaglie che secondo lui avrebbero significato altrettante catastrofi e tombe della civiltà. Mette in fila la battaglia di Leuttra, quella di Cheronea, quella di Pidna e quella di Adrianopoli. Per quanto riguarda la battaglia di Pidna (168 a. C.) che significò la sottomissione della Grecia a Roma, ogni studente di liceo classico conosce questi versi di Orazio: 
"Graecia capta ferum victorem cepit et artis /intulit agresti Latio. sic horridus ille/defluxit numerus Saturnius, et grave virus/munditiae pepulere; sed in longum tamen aevum/manserunt hodieque manent vestigia ruris" (Epistulae , II, 1. vv. 156-160), la Grecia conquistata conquistò il feroce vincitore e inserì le arti nel Lazio agreste. Così è sparito quell'orrendo metro Saturnio, e l'eleganza cacciò il grave fetore; ma per lungo tempo comunque rimasero e rimangono oggi le tracce della rozzezza. Quindi la vittoria di Emilio Paolo che a Pidna sconfisse Perseo re di Macedonia, causò l’espansione della cultura greca a occidente e il raffinamento della civiltà dei Romani che poi attraverso il latino avrebbero trasmesso tale paideia a tutta l’Europa. 

Sentite invece la conclusione dell’articolo di Lévy: “Se ciò avvenisse e se la mappa delle potenze, delle influenze e delle alleanze dovesse stabilizzarsi in questo modo, allora Kabul sarebbe la nostra Pidna o la nostra Cheronea: oggi il nostro tormento, ben presto il nostro rimorso e fra non molto la nostra tomba”, Quanto a Cheronea questa fu la battaglia del 338 a. C. con la quale Filippo II di Macedonia sottomise la Grecia. Poco tempo dopo suo figlio Alessandro con la sua grande impresa portò a Oriente la cultura greca sulla quale era stato formato da Aristotele. 

 giovanni ghiselli

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