Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna - Tutte le date link per partecipare da casa: meet.google.com/yj...
lunedì 23 agosto 2021
Una domanda.
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Domanda di un uomo senza nessun potere, tranne la propria capacità di giudizio e la propria forza di ciclista annoso.
Tutelare le donne afghane va bene, per quanto mi sembri un pogramma molto generico e fumoso.
Però: per quale motivo non tutelare le donne italiane che vengono uccise, almeno una al giorno, da uomini pazzi e criminali, senza avere ricevuto alcuna protezione e difesa pure quando sono state fatte denunce contro chi le picchiava, poi le ha ammazzate?
I nostri governanti e i loro profeti della stampa intanto rassicurano che proteggeranno le donne afghane.
Ho sentito ai telegiornali che oggi (o ieri) sono state messe a morte tre italiane. Ne vengono uccise tante qui in italia dove vivere soli è difficile, convivere, o anche solo avere una relazione, è richioso. Le donne, tante donne rischiano la vita. Le italiane non meno della afghane.
gianni
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