martedì 24 agosto 2021

La “sostituzione etnica”.

La cosiddetta sostituzione etnica, se ci sarà davvero, dipenderà dalla forza biologica e psicologica dell’ethnos nuovo arrivato. Se prevarrà si imporrà. Quando vedo i giovani di carnagione bianca o scura che camminano, o pedalano la bicicletta o guidano l’automobile guardando i telefonini in continuazione, quando leggo che un criminale ammazza la donna che l’ha lasciato dopo avere subito maltrattamenti, quando noto l’obesità diffusa, dubito che ci sia un e[qno" capace di prevalere. La cupido assorbita dai cellulari, dalle droghe, dall’alcol, dal frastuono, reca pregiudizio alla forza vitale, produttiva e generativa. I neri e gli orientali, venendo tra noi, assorbono i nostri veleni. Credono di fruire della nostra civiltà mentre prendono i nostri vizi. A questo proposito vi cito Tacito: frequens toga; paulatimque discessum ad delenimenta vitiorum porticus et balinea et conviviorum elegantiam. Idque apud imperitos humanitas vocabatur, cum pars servitutis esset (Agricola, XXI) Se Salvini e la Meloni parlassero meno e piuttosto leggessero dei libri buoni farebbero migliore figura. Come tutti i chiacchieroni del resto. giovanni ghiselli

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