giovedì 25 agosto 2022

Ancora una preghiera per Dasha Dugina

Mi sono sempre state a cuore le vittime.
 
Si continua a mandare armi che “faranno trionfare la pace e la democrazia” come si dice. Non sappiamo nemmeno in quali mani finiscano: da chi e contro chi vengano usate. Comunque per ammazzare. Su questo non ci sono dubbi.
 
Sentite questo titolo che mi ha fatto rabbrividire:
Ponomarev “In Russia
partigiani dappertutto
Dugina? Solo l’inizio” (“la Repubblica” di oggi, pagina 11)
Segue l’intervista a  Pomarev 
Nell’articolo firmato da Daniele Raineri si legge che questo “dissidente in esilio sostiene che la bomba di sabato sera è stata piazzata da un gruppo di partigiani russi che da pochi mesi ha cominciato la lotta armata contro Putin”.
Mi aspetto che i partigiani italiani superstiti non consentano di usurpare il loro nome e la loro storia a certi criminali di guerra, vilissimi assassini di una ragazza inerme.
Chiedo anche alle femministe, che giustamente esecrano i femminicidi commessi dai pessimi maschi italiani, di maledire anche questo crimine nefando perpetrato contro Dasha Dugina.
Chiedo al Papa di non limitarsi a condannare genericamente la guerra ma di giungere all’anatema e alla scomunica di chi dice “Solo l’inizio” a proposito del massacro di una ragazza trentenne assassinata empiamente mentre tornava a casa guidando l’automobile.
Aspetto di sentire dai politici che vorrei votare una condanna totale, assoluta dell’invio di altre armi in un campo di battaglia che è già pieno zeppo di abominosi ordigni micidiali e di morti provocati dall’uso di questi da una parte e dall’altra. 
Naturalmente deploro e depreco anche le uccisione dei tanti civili ucraini. 
 
Pesaro 25 agosto 2022 ore 17, 16

p. s
Dipinte in queste rive
son dell'umana gente                               
le magnifiche sorti e progressive.


 
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