C’è chi lo considera un traditore.
Sul tradimento di Gorbaciov, vero o presunto, intervenne, in maniera interessante e degna di essere riferita, Canfora, stabilendo un'analogia:"Agli Ateniesi, stanchi per il conflitto con Sparta, Pericle insegnava, parlando all'assemblea, una grande verità geopolitica:"Non si può fuoriuscire dall'impero". E con la crudezza concettuale da cui non era alieno soggiungeva che "l'impero è tirannide", che "può sembrare ingiusto difenderlo, ma certo è altamente rischioso lasciarlo perdere" (Tucidide, II, 63). Alla fine l'impero, durato poco più di settant'anni, fu perso grazie anche a quegli strateghi (uno si chiamava Adimanto) che nella battaglia decisiva di Egospotami, "tradirono-come allora si disse-le navi" (Senofonte, Elleniche , II, 1, 32; Lisia, XIV, 38). Per una curiosa combinazione storica anche l'impero sovietico è durato circa settant'anni. L'accostamento di Stalin a Pericle darà qualche disagio (quantunque sulla grandezza dello statista georgiano insistano ormai studiosi non bigotti, quali Michael Heller e Sergio Romano) : è forse più agevole, pur nella spericolatezza propria delle analogie, riconoscere a Gorbaciov il ruolo mediocre e vituperato di Adimanto"[1].
Su “la Repubblica” di oggi leggo: “Il deputato di Russia Unita Andrej Medvedev: “Sue le radici di quanto sta accadendo oggi in Ucraina” (pagina 13).
Credo che non abbia tutti i torti.
Pesaro 31 agosto 2022 ore 17, 28
giovanni ghiselli
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p. s
le letture giornaliere di un post nel blog non sono mai state così poche in quasi dieci anni. Temo un guasto nel conteggio. Tanto più che facebook ha ricevuto decine di visite in queste ore.
[1]Pensare la rivoluzione russa , p. 54.
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