Di Maio ha detto di non essere di destra “e né” (sic!) di sinistra. Intanto è un violentatore della nostra madre lingua che i politici come Togliatti e De Gasperi sapevano usare con eleganza e cultura. Ma non basta, perché questo mezzo analfabeta ha confessato, pur inconsapevolmente, di essere al di sotto della destra estrema. Infatti la destra, anche fascista, ha un’idea, sbagliata ma discutibile.
Questo ignorante invece ha l’unico bersaglio della propria poltrona. Dobbiamo sottrargliela, non votandolo e facendolo cadere, tornare nel pantano del qualunquismo dal quale ha tirato fuori la testa intronata e la faccetta sfacciata.
Pesaro 17 agosto 2022 ore 22, 43
giovanni ghiselli
p. s.
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