sabato 27 agosto 2022

Aspetti del razzismo di genere e di cultura

Suggerisco alcune parole di commento al femminismo di certi uomini.
“Senza dubbio, tra gli asini dotti del sesso maschile, vi sono non pochi corruttori nonché amici imbecilli della donna, i quali le suggeriscono di spogliarsi in tal modo della femminilità, imitando tutte le sciocchezze che in Europa hanno contaminato l’”uomo”, la “mascolinità” europea - imbecilli che vorrebbero far discendere la donna al livello della “cultura generale… Ciò che nella donna ci ispira rispetto e non di rado anche timore è la sua natura, che è molto “più naturale” di quella dell’uomo, è la sua schietta ed astuta agilità ferina, sono le sue unghie di tigre mascherate dal guanto, è la sua ingenuità nell’egoismo, la sua riluttanza ad essere educata, la sua interiore selvatichezza; è quella dimensione inafferrabile, sconfinata, errabonda nella quale hanno vita le sue passioni e le sue virtù... Ciò che al di là di ogni timore ci induce a compatire questa gatta bella e pericolosa - che ha nome “donna” - è il fatto che essa appare più  incline a soffrire, più vulnerabile, più assetata d'amore e più condannata alle delusioni di qualsiasi altro animale"[1].
Dovrò presentare presto le Baccanti di Euripide. Credo che queste parole possano commentare il ruolo di Penteo che Pasolini identifica con i benpensanti mediocri di oggi
“I Pentéi italiani sono dei mediocri, dei meschini imbecilli, neanche degni di essere dilaniati dalle Menadi ”[2].

I Pentei italiani di oggi sono quelli che diffondono e vogliono inculcare odio razzistico antirusso: contro ogni persona russa, contro la cultura russa, la medicina russa, il gas russo, le giornaliste e giornalisti russi pur invitate e invitati alle trasmissioni; insomma tutto ciò che è russo deve essere abominato e spregiato.
Scrittori, musicisti, artisti che,  defunti da tempo, ci educano ancora, ragazze e ragazzi agonisti sportivi. Tutto da togliere di mezzo.
Nemmeno Hitler arrivava a escludere dalle olimpiadi gli atleti che non gli piacevano e gli davano dispiaceri vincendo. Ma ora, se una russa o un russo vincesse una gara, sarebbe un abominio intollerabile per chi dà questi ordini.
Direbbero che erano drogati, ma hanno preferito prevenire.
Quanti obbediscono a tale propaganda infamante e infame si aspettano un posto nella greppia o qualche avanzo lanciato dai loro  padroni e non si curano del fatto che decine di milioni di italiani sono contrari a questa russofobia siccome sono consapevoli che li danneggerà, e chiedono la pace.
Sarà la maggioranza del nostro popolo impoverito a punire questi razzisti odiosi. Sarà il nuovo Dioniso per loro.
 
Pesaro 27 agosto 2022 ore 11, 35
 
giovanni ghiselli 
 
 
 
 


[1]Nietzsche, Di là dal bene e dal male , Le nostre virtù, 239.
[2] Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società,p p. 1142-1143

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