È giusto condannare le bombe che ammazzano i civili Ucraini, soprattutto
i bambini. Ho letto e sentito molte condanne di questi infanti ammazzati. Le condivido tutte.
Invece mi muovo purtroppo da solo a condannare l’assassinio di una bambina palestinese colpita dagli ordigni dei caccia israeliani. Sento il dovere di farlo per la coscienza mia e di quanti mi leggono perfino oggi che siamo giunti vicino al centro della “Feria d’agosto” culmine e fine delle vacanze. La coscienza, la mente e il cuore non devono andare in ferie.
Riferisco la notizia come viene data dal quotidiano “la Repubblica”
Titolo:
Israele attacca Gaza: dieci i morti
ucciso un leader della Jahad islamica (p. 17)
L’articolo sottostante firmato da Rossella Tercatin spiega:
“I caccia israeliani si sono alzati in volo ieri pomeriggio, l’aviazione ha colpito diverse postazioni e un bersaglio importante, il comandante militare della Jahad a Gaza Tayseer Labari. Le vittime sono almeno 10 secondo il ministero della Sanità della Striscia, inclusa una bambina di 5 anni”.
Nemmeno una parola di condanna da parte della cronista che deve vergognarsi di questa obbrobriosa, empia reticenza.
Ora torno a Euripide, ma prima che allo Ione in corso, alle Troiane dove, nel 415 a. C., il drammaturgo condannava le uccisioni dei bambini, anche di quelli figli dei nemici degli Elleni.
Ho già presentato più di una volta queste parole di Andromaca cui gli Achei hanno ammazzato il figlio suo e di Ettore. Oggi le presento di nuovo in memoria e in compianto della bambina palestinese il cui assassinio è un delitto orribile, da ricordare con eterno abominio.
Cruciali di questa tragedia contro la guerra sono i versi con i quali Andromaca accusa i Greci di essere loro i veri barbari: “w\ bavrbar j ejxeurovnte~ [Ellhne~ kakav-tiv tonde pai`da kteivnet j oujde;n ai[tion; (Troiane, 764-765), o Greci inventori di atrocità barbariche, perché uccidete questo bambino che non è colpevole di niente?
Ammazzare un bambino per paura di suo padre è la viltà e la barbarie più orrenda che ci sia.
Pesaro 6 agosto 2022 ore 17, 22.
Credo che Dio, chiunque egli sia, mi dia forza e salute perché seguiti a scrivere siffatte condanne della violenza.
Invito i miei lettori ad approvarle in memoria di questa povera bambina.
p. s
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