Nell’opera giovanile La nascita della tragedia (1872) Nietzsche riprende la critica di Aristofane (Acarnesi, Tesmoforiazuse, Rane) quando afferma che Euripide ha portato lo spettatore sulla scena sostituendo gli eroi –positivi e negativi- di Eschilo e Sofocle con l’uomo qualunque, e proponendo questo graeculus quale modello agli spettatori.
Ebbene, i principali partiti che in questi giorni si contendono il favore degli elettori, per attirarne i voti, presentano candidati che non hanno alcuna capacità in più rispetto ai meno preparati tra quanti dovrebbero votarli. Con l’incompetenza, l’ignoranza, la mancanza di spirito critico degli aspiranti parlamentari si cerca l’identificazione degli ignoranti tra quanti hanno diritto al voto con i prossimi deputati e senatori.
Insomma i fautori e direttori di questo metodo hanno portato sulla scena l’impreparazione diffusa attraverso la cattiva scuola. Chi è ancora in grado di pensare, parlare della realtà effettuale, di giudicarla si trova oramai privo di visibilità e confinato in piccole formazioni che difficilmente supereranno lo sbarramento.
Rimane comunque il fatto che una percentuale alta di aventi diritto, non andrà a votare, sicché gli eletti non rappresenteranno, nemmeno tutti insieme, la maggioranza del popolo italiano.
Questo risultato servirà ad esautorare del tutto il parlamento per aprire la strada a una dittatura camuffata con il nome di presidenzialismo.
Magari il Presidente sarà “l’emerito”Draghi, se si presterà.
Le piccole formazioni intese a sventare questo colpo di stato strisciante quale serpe devono unirsi se vogliono avere una rappresentanza parlamentare in grado di denunciare tale progetto il quale, se attuato, ci toglierà il residuo di parresía che ci resta. E una volta annientata la liberà di parola, morrà del tutto la democrazia già molto malata
Pesaro 22 agosto 2022 ore 10, 11
giovanni ghiselli
p. s
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