domenica 28 agosto 2022

I politici e l’immagine che ciascuno vuole dare di sé

Quando Ottaviano e Antonio cenavano in compagnia,
 il primo adottava uno stile “soldatesco” e “romano”, mentre lo stile di Antonio era piuttosto “asiatico-egizio” ( Casso Dione , 48, 30).
“Anche in campo oratorio Antonio era un seguace dello “stile asiano”, sontuoso e immaginifico (Suet. Aug. 86, 2), appunto “orientale”, che i classicisti (o atticisti), e con loro lo stesso Ottaviano, consideravano non solo esteticamente sgradevole, ma anche moralmente corrotto”[1].
 Apollo era il Purificatore, contrario a ogni forma di eccesso, e in quanto tale poteva ben rappresentare la parte dell’Italia che nello scontro decisivo si opponeva all’Oriente e alla sua luxuria, all’Egitto con le sue divinità dalla testa animale e il suo libertinaggio ”[2].
A Roma “Ottaviano, il favorito di Apollo, appariva come uomo d’ordine e tutore della moralità”[3]. Cassio Dione racconta che Antonio e Cleopatra posavano per quadri e statue dicendo lui di essere Osiride e Dioniso, e lei Selene e Iside (L, 5).
“E’ significativo che tra le molte figure mitologiche presenti sullo sfondo dell’impero non si trovi mai quella di Dioniso. La figura del dio si era “bruciata” con la sconfitta di Antonio”[4].
 
Veniamo ai nostri candidati
Quelli che vogliono rappresentare l’equilibrio della classe media e l’onestà dei benpensanti si mostrano ragionevoli e relativamente rispettosi, in certi casi vogliono apparire anche spiritosamente gradevoli, come Calenda per esempio. Di fatto però sostengono privilegi e sperequazioni enormi.
Quelli che vogliono farsi credere innovativi come la Meloni alzano il tono della voce, spalancano gli occhi e gesticolano non senza frenesia. Ma di fatto sono allineati su posizioni del tutto funzionali al sistema, come gli altri.
Quelli che hanno alle spalle un percorso politico che una volta criticava alcuni aspetti del sistema ora rivendicano e vantano una loro coerenza interiore che li ha sempre tenuti e sempre li vedrà dalla parte della democrazia. Tale è Letta con i suoi seguaci.
Quanti dicono ancora di voler cambiare almeno qualche cosa si presentano talmente frammentati che rischiano di non mettere piede nel parlamento.
 
C’è il  Papa che cerca di dire e fare qualche cosa di nuovo.
Ma quando ha osato compatire la ragazza Dasha ammazzata dai terroristi nessun politico, che io sappia, l’ha appoggiato, anzi il ministro ucraino l’ha redarguito e l’omologo fantoccio italiano si è congratulato con quel Kuleba.
Come Antonio  si faceva identificare con  Dioniso e Ottaviano con Apollo, il nostro pontefice Bergoglio fa bene a prendere come modello Gesù Cristo che raccomandava l’amore, la rinuncia alle ricchezze in favore dei poveri, mentre proibiva l’odio e l’avidità con tutte le loro conseguenze funeste: l’omicidio, la possessività, la gelosia, le stragi, le guerre che piacciono tanto agli uomini e ai politici malvagi, privi di ideologia, di idèe, di religione e di morale. Sono interessati soltanto al proprio profitto, al proprio potere e all’icremento delle loro clientele.
   
Pesaro 28 agosto 2022
giovanni ghiselli ore 19, 05

p. s
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[1] Zankler, Augusto e il potere delle immagini, p. 71.
[2] P. Zanker, Augusto e il potere delle immagini, pp. 55 sgg.
[3] Zanker, Op. cit., p. 63
[4] Zankler, Op. Cit., p 71

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