Vennero denunciati dalla madre del giovane. Questo finì in manicomio sottoposto a elettroshock e Braibanti in galera per alcuni anni. Ricordo la campagna di demonizzazione dell’epoca da parte dei giornali che vedevo allora. Mi colpì in particolare un’espressione che mi rese simpatico Braibanti: “è un individuo squallido dalla vita squallida: pensate che pranza con un panino”
Succedeva anche a me che pure cominciavo ad avere successo con le donne e giravo con la Mini minor e indossavo abiti firmati all’epoca.
Volevo perdere peso e valorizzare il mio aspetto. Ero ancora molto insicuro.
Leggo nell’ultimo venerdì di Repubblica: “L’aggettivo più ricorrente è “Squallido”. Pier Paolo Pasolini scrisse che Braibanti era del tutto indifeso e sprotetto e anche per questo lo difese con pochi altri come Moravia, Piergiorgo Bellocchio e Marco Pannella .
Ma l’attacco della magistratura, della polizia, dei giornali borghesi prevalse.
Voglio vedere il film per ricordare dell’altro capire e di più ma intanto noto come le mode cambino e la maggior parte della gente le segua ciecamente. Oggi corre maggior rischio di essere processato e finire in carcere un uomo che per strada sorride a una donna o le dice “sei carina” di un uomo che bacia un altro uomo sempre per strada o magari in un vicolo.
Adesso il farabutto è il donnaiolo, allora il pervertito ridicolo e pure delinquente da punire, per dare un esempio, era l’omosessuale. C’è davvero un orbis, un ciclo nell’avvicendarsi dei costumi come in quello delle stagione, e sono veramente pochi quelli che hanno un metodo, che seguono una loro via decidendo in maniera autonoma se proseguire sempre sulla medesima o se cambiarla con il passare degli anni e la crescita delle esperienze.
Pesaro 27 agosto 2022 ore 18, 49
giovanni ghiselli
p. s
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