NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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mercoledì 24 agosto 2022

I Russi sono tutti cattivi?


Anche quelli morti più di un secolo fa?

Per i Greci il nemico non era necessariamente cattivo.

Il troiano e il greco sono in Omero entrambi buoni. Non colui che ci reca danno, bensì colui che è spregevole, è considerato cattivo”[1].

 Il fatto di riferire il punto di vista del nemico, o di raccontarne le gesta senza infamarlo, è presente nell’opera di  Erodoto, il quale indicava sia gli Elleni sia i barbari quali agonisti della grande guerra e autori delle opere grandi e meravigliose. 

Il suo racconto vuole dare visibilità e gloria tanto ai vincitori quanto ai vinti.  

Plutarco nel De Herodoti malignitate, Peri; th`~   JHrodovtou kakohqeiva~  ( 857a)  accusa lo storiografo  di essere filobavrbaro".

Questo non significa che fosse “miselleno”.

 

 L’obiettività degli storiografi greci e latini viene chiamata "epica" da Santo Mazzarino, in  quanto già Omero raccontava le gesta eroiche non solo dei Greci ma anche dei Troiani. Più difficile e rara, secondo lo storico, è l’obiettività verso il nemico interno, il nemico di classe.

Tucidide ateniese è obiettivo con gli Spartani ma non con il demagogo Cleone; Tacito è obiettivo con il capo caledone ribelle Calgaco ma non con gli imperatori opposti al senato.

L’obiettività sparisce del tutto  nel V secolo d. C. con la storiografia cristiana di Paolo Orosio: si consideri il  titolo programmatico delle sue Historiae adversus paganos , in sette libri che abbracciano la storia dell’umanità  dalle origini al 417 d. C.

Ebbene io credo che si possa essere parziali e , quindi, parteggiare per l’uno o per l’altro,  ma non addossare villanamente,  razzisticamente tutto il male all’intero “popolo nemico”.  Nel dopoguerra uscivano film con un forte razzismo antitedesco: ogni cittadino della Germania era mostrato come un criminale. Poi alle elementari e alle medie si aggiungeva il razzismo antiaustriaco nel racconto del Risorgimento italiano.

E’ seguito l’odio antisovietico e antirusso, poi quello antiarabo, antiiraniano, e ora di nuovo antirusso.  I popoli nemici cittadini degli “Stati canaglia” sono i capri espiatòri cui i cittadini di altri Stati devono attribuire le malefatte e le vessazioni subite dai propri governi. Ora per esempio la colpa delle restrizioni e dei disagi che sono dietro l’angolo viene attribuita a Putin, ai Russi, perfino alla povera Dasha Cugina e a Dostoevskij.

Pesaro 24 agosto 2022 giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Nietzsche ,Umano, troppo umano I, Delle prime e ultime cose, 51.

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