Hanno ammazzato la figlia di Dugin. Si chiamava Darja o Dasha ma la presentano con il nome del padre al femminile –Dugina- per significare che con un padraccio del genere non si può sopravvivere.
Alexander Dugin è presentato infatti come un farabutto fanatico e pazzo. La propaganda antirussa non si ferma nemmeno davanti al massacro di una ragazza innocente. Bellina per giunta.
Un assassinio oltretutto negato perché dicono che “Dugina” è morta.
Intanto le armi mandate da noi lanciano bombe sui civili russi dell’Ucraina. Un’opera umanitaria secondo i politici dell’ attuale “arco costituzionale”: quello favorevole al sistema.
E’ l’ora del crepuscolo di una civiltà, quando la civetta di Minerva spicca il volo.
Deve aiutarci a capire che cosa significa tutto questo e come, perché il buon Dio o la buona Dea lo permettano.
Salve Dasha: ti sia lieve il suol!
Pesaro 21 agosto ore 11, 32
giovanni ghiselli
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