domenica 7 agosto 2022

Euripide Ione XIII parte.


 

Creusa accusa Apollo che l’ha violentata e messa incinta. Non lo considera spirito santo.

 

La principessa ateniese non vuole più tacere. Eleva un lamento di accusa in metri lirici e dialetto con patina dorica.

 Il suo sposo mortale, Xuto,  è un traditore?- ouj povsi~ hJmw`n prodovth~ gevgonen;  (864). Una domanda retorica ovviamente. Dunque lei non ha più motivo di tenere nascosto il letto dove è giaciuta con Apollo, forzata per giunta.

Oujkevti kruvyw levco~ (874), non terrò più nascosto il concubito.

 Sarò più agevolmente alleggerita del peso sul petto. Sentirsi in dovere di apparire diversi da quello che siamo significa percorrere la via della vita caricati di un peso opprimente.- E l’anima ne soffre- yuch; d j ajlgei` 877.

Ha ricevuto cattivi consigli da uomini e da immortali, ma ora nel rivelare sé stessa Creusa smaschererà anche loro, i traditori dei letti e ingrati- levktrwn prodovta~ ajcarivstou~- 880.

Come nell’Alcesti e nella  Medea, il letto è un luogo cruciale nella vita della donna e pure degli uomini.

Le accuse gridate da Creusa davanti alla luce del sole riguardano Apollo.

La giovane donna racconta che stava raccogliendo nelle pieghe della veste  petali gialli dallo splendore aureo krovkea pevtala favresin e[drepon-  crusantaugh`  889-890.

Situazione che ricorda Kore rapita da Ades (Inno a Demetra 6-11).

 Da una parte la ragazza a contatto con la natura, senza sospetti, improvvida di una situazione malfida, dall’altra l’Orco che è pure un dio giovane bello e solare come Apollo, o infernale come Ades.

Febo dunque non corteggiò Creusa ma la afferrò per i polsi candidi mentre invocava la madre e la spinse nel giaciglio di una caverna eij~ a[ntrou

 koivta~ 892- Sicché il dio divennne compagno  di letto qeo;~ oJmeneuvta~-894  ringraziando Cipride per il piacere, con spudoratezza- ajnaideiva/ Kuvpridi cavrin pravsswn- 895-896.

 

Tale spudoratezza degli dèi nei confonti delle femmine umane viene denunciata  con parole più pesanti da Aristofane negli Uccelli (del 414) dove Pistetero propone al Coro di volatili che si proclami la guerra santa (iJero;n povlemon, v, 556) contro Zeus e che si impedisca agli dèi di andare e venire a cazzo ritto per la terra come fecero più di una volta commettendo adulterio con le Alcmene le Alopi e le Semele (vv. 556-559).

 

Creusa procede nel racconto del suo martirio di ragazza violentata: partorisce un figlio e per terrore della madre-frika/ matrov~- 898 lo abbandona nel letto sciagurato- ejn levcesi melevoi~ 900 dove è stato concepito.

 

Molti bambini vengo concepiti in letti di infelicità ma non devono abbandonarsi a questa, anzi sarà loro compito quello di valorizzare la propria vita per rivalutare e collocare nei disegni buoni della provvidenza anche l’infelicità dei genitori mostrando che il loro dolore ha avuto un risultato pregevole. Questa è la sfida  di chi nasce da una coppia infelice: ribaltare la nascita infausta in una vita piena di soddisfazioni per sé e per tanti altri.

 

Ma Creusa crede che quel figlio sia morto rapito dai volatili- ptanoi`~ ajrpasqeiv~ (903) per il loro banchetto.

Intanto il dio sciagurato suona la cetra e intona il peana.

Creusa grida wjhv e si rivolge ad Apollo che sta seduto su troni d’oro al centro della terra a distribuire oracoli mentre è un kako;~ eujnavtwr (912) infame amante, poiché ha abbandonato il proprio figlio e ne ha dato uno a Xuto. Creusa maledice Febo dicendo che il dio è odiato ancha dall’isola di Delo dove nacque e dalla palma appoggiandosi alla quale Latona lo partorì.

Il coro commenta questo lamento accusatorio dicendo che fa sgorgare lacrime a chi lo ascolta (923-924)

 

Pesaro 7 agosto 2022 ore 11 giovanni ghiselli

p. s

Statistiche del blog

 

Sempre1271074

Oggi43

Ieri149

Questo mese1059

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

“il Buon Esempio”. Conferenza a Pesaro

https://fb.me/e/3Gq8ncOTM Venerdì 26 aprile alle ore 19:00 nella Galleria degli Specchi dell’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL di Pesaro seconda...