Ricchezza e povertà

Nei paesi europei satelliti dell’Unione Sovietica non si vedevano ricchezza né povertà. In Ungheria, dove ho passato diversi mesi estivi con borse di studio, e nella DDR, dove sono stato ospite  di una cara amica, non se se c’erano nascoste tali disuguaglianze, ma posso dire “sanza tema d’infamia”  che non si vedevano. 
A Berlino est stavo nell’appartamento di un dirigente della televisione, pieno di libri e modesto come il mio di Bologna.
A Budapest andai a conoscere Lukács un filosofo allora di rinomanza europea e anche lui viveva in un appartamento modesto. 
Platone nelle Leggi scrive che dove non ci sono ricchezza né povertà non c’è nemmeno u{bri~ né ajdikiva, né fqovno~, dismisura, ingiustizia, invidia.
 La volta scorsa votai Liberi e Uguali per fiducia nelle loro promesse. Questa volta starò più attento.
Non voglio la guerra, non voglio dismisure nei salari, non voglio schiavitù né povertà. Non voglio il terrorismo di nessun tipo.
Compreso quello dei motociclisti che assordano e mettono a repentaglio la vita propria e altrui, e quello degli automobilisti, guidatori e guidatrici magari ubriachi che ammazzano quasi impunemente e praticamente ogni giorno  pedoni e ciclisti esposti alla loro violenza.
I problemi veri sono questi. Il resto è chiacchiera farraginosa, prolissa, noiosa di imbroglioni o di imbecilli 

Pesaro 25 agosto 2022 ore 11, 44
giovanni ghiselli

p. s
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