Non si stanca mai perché non fa nulla che per lei non significhi potenziamento. Alle provocazioni risponde senza scomporsi né confondersi come succede all’incompetente insicuro, bensì con chiarezza di spirito e compostezza.Questa è la persona che mi piace.
Siamo circondati da dissipatori che continuno a parlare tanto di economia, troppo. Intanto si sprecano i beni più preziosi: lo spirito, la cultura, la bellezza.
Leopardi in Il pensiero dominante condanna l’ossessione dell’utile da parte della sua età. "superba,/ che di vote speranze si nutrica,/vaga di ciance, e di virtù nemica;/stolta, che l'util chiede,/e inutile la vita/quindi più sempre divenir non vede"(vv. 59-64).
"anzi coverte/fien di stragi l'Europa e l'altra riva/dell'atlantico mar... sempre che spinga/contrarie in campo le fraterne schiere/di pepe o di cannella o d'altro aroma/fatale cagione, o di melate canne,/o cagion qual si sia ch'ad auro torni"(vv. 61-67). Questo è il Leopardi che preferisco: quello politico.
L’ultimo raggio di eroismo in questo tempo di decadimento è la cura indefessa dello cultura mentale e corporea e quella della paideia, dell’educazione propria e del prossimo.
“Il debole danneggia se stesso. E’ questo il tipo della decadenza”[1]. Il governo debole danneggia il popolo che lo subisce perché riceve ordini dai governi di altri popoli. Del resto le Menadi scatenate da tali governi hanno sbranato Aldo Moro e costretto alla fuga Bettino Craxi che avevano disobbedito.
Chi sa di essere profondo, si sforza d’essere chiaro; chi vorrebbe sembrar profondo alla moltitudine, si sforza d’essere oscuro. La moltitudine infatti prende per profondo tutto quello di cui non può vedere il fondo[2]”.
Chi non è chiaro dunque non può essere nemmeno profondo e non ha bisogno di essere chiarito. L’artista si spiega da sé: non è mestier una filologia deretana –Afterphilologie- Il passo di un ottimo autore si deve spiegare con altri passi dello stesso testo e con altri testi del medesimo autore, poi con testi di altri autori indicando analogie e differenze nel modo di trattare un argomento. Insomma si deve inquadrare l’ autore di grande formato nella migliore letteratura europea.
Si inizia seguendo il metodo raccomandato dal filologo Aristarco di Samotracia[3] per il quale bisogna spiegare Omero con Omero : “ {Omhron ejx JJOmhvrou safhnivzein"[4]; poi vanno considerati i commenti degli auctores accrescitori agli autori precedenti. Si possono utilizzare, per fare solo due esempi, Quintiliano[5] e Leopardi [6]come critici.
Pesaro 30 agosto ore 17, 10
giovanni ghiselli “lo villanello a cui la roba manca”
lo scalzo poverello che nella nudità a Dio si fece amico.
Un po’ di cabaret non deve mancare mai come intervallo nei discorsi seri di un educatore. Seri sì; "Danda est tamen omnibus aliqua remissio"[7].
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