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La condanna di Mimmo Lucano anche se è stata comminata secondo la legge è inflitta contro natura.
Questa condanna
è avvenuta kata; novmon secondo la
legge, dicono alcuni. Io invece sostengo che è stata inflitta a un uomo onesto para; fuvsin contro natura, contro quella
che è, o dovrebbe essere la natura dell’uomo umano.
Anche
l’olocausto è avvenuto secondo leggi e costumi tutt’altro che umani.
Disumana è pure
la condanna di Antigone
Creonte che
l’ha decretata domanda all’imputata: v. 449: "E allora osavi trasgredire
queste leggi?" (Sofocle, Antigone, 449) .
La ragazza gli
risponde: "Sì, infatti secondo me non è stato per niente Zeus il banditore
di questo editto/né Giustizia che convive con gli dei di sotterra/determinò
tali leggi tra gli uomini,/né pensavo che i tuoi bandi avessero tanta/forza che
tu, essendo mortale, potessi oltrepassare/i diritti degli dei, non scritti e
non vacillanti (450-455). Sicché Antigone viene condannata da Creonte.
"Obbedendo alle inumane leggi dello
Stato, Antigone per forza di cose disobbedirebbe alle leggi dell'umanità:
obbedendo a queste, non può non disobbedire a quelle. Tutti i martiri delle
fedi religiose, della libertà e della scienza hanno dovuto disobbedire a coloro
che volevano imbavagliarli, se volevano obbedire alla propria coscienza, alle
leggi dell'umanità e della ragione. L'essere umano capace solo di obbedire, e
non di disobbedire, è uno schiavo".
Il coro
dell'Edipo re nella prima strofe del secondo Stasimo canta: "Oh, mi
accompagni sempre la sorte di portare/ la sacra purezza delle parole/e delle
opere tutte, davanti alle quali sono stabilite leggi/sublimi,
procreate/attraverso l'aria celeste di cui Olimpo è padre da solo né le
/generava natura mortale di uomini/né mai dimenticanza/potrà
addormentarle:/grande c'è un dio in loro e non invecchia" (vv. 863-872).
Il Pericle di
Tucidide menziona le leggi ateniesi, le quali vengono obbedite e, fra esse
soprattutto quante sono poste a tutela di chi subisce ingiustizia e quante,
sebbene non scritte, sanciscono un disonore riconosciuto da tutti.
"kai; mavlista aujtw'n o{soi te ejp j wjfeliva
tw'n ajdikoumevnwn kei'ntai kai; o{soi a[grafoi o[nte" aijscuvnhn
oJmologoumevnhn fevrousin" (II, 37, 3).
Lucano è stato
condannato ingiustamente dato che aiutava persone vittime dell’ ingiustizia.
Sallustio nel
Bellum Catilinae , rimpiange i boni mores dell'antica Repubblica, quando cives
cum civibus de virtute certabant , i cittadini gareggiavano per il valore con i
cittadini, e ricorda che: "ius bonumque apud eos non legibus magis quam
natura valebat " (9), il diritto e l'onestà da loro aveva forza non più
per le leggi che per natura.
Infine Tacito:
“corruptissima republica plurimae leges” ( Annales, 3, 27)
Pesaro 2
ottobre 2021 ore 17, 12
giovanni
ghiselli
p. s
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