NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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sabato 2 ottobre 2021

Ancora sulla codanna di Mimmo Lucano a 13 anni di carcere

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La condanna di Mimmo Lucano anche se è stata comminata secondo la legge è inflitta contro natura.

 

Questa condanna è avvenuta kata; novmon secondo la legge, dicono alcuni. Io invece sostengo che è stata inflitta a un uomo onesto para; fuvsin contro natura, contro quella che è, o dovrebbe essere la natura dell’uomo umano.

Anche l’olocausto è avvenuto secondo leggi e costumi tutt’altro che umani.

 

Disumana è pure la condanna di Antigone

Creonte che l’ha decretata domanda all’imputata: v. 449: "E allora osavi trasgredire queste leggi?" (Sofocle, Antigone, 449) .

La ragazza gli risponde: "Sì, infatti secondo me non è stato per niente Zeus il banditore di questo editto/né Giustizia che convive con gli dei di sotterra/determinò tali leggi tra gli uomini,/né pensavo che i tuoi bandi avessero tanta/forza che tu, essendo mortale, potessi oltrepassare/i diritti degli dei, non scritti e non vacillanti (450-455). Sicché Antigone viene condannata da Creonte.

 

 "Obbedendo alle inumane leggi dello Stato, Antigone per forza di cose disobbedirebbe alle leggi dell'umanità: obbedendo a queste, non può non disobbedire a quelle. Tutti i martiri delle fedi religiose, della libertà e della scienza hanno dovuto disobbedire a coloro che volevano imbavagliarli, se volevano obbedire alla propria coscienza, alle leggi dell'umanità e della ragione. L'essere umano capace solo di obbedire, e non di disobbedire, è uno schiavo".

 

Il coro dell'Edipo re nella prima strofe del secondo Stasimo canta: "Oh, mi accompagni sempre la sorte di portare/ la sacra purezza delle parole/e delle opere tutte, davanti alle quali sono stabilite leggi/sublimi, procreate/attraverso l'aria celeste di cui Olimpo è padre da solo né le /generava natura mortale di uomini/né mai dimenticanza/potrà addormentarle:/grande c'è un dio in loro e non invecchia" (vv. 863-872).

 

Il Pericle di Tucidide menziona le leggi ateniesi, le quali vengono obbedite e, fra esse soprattutto quante sono poste a tutela di chi subisce ingiustizia e quante, sebbene non scritte, sanciscono un disonore riconosciuto da tutti.

"kai; mavlista aujtw'n o{soi te ejp j wjfeliva tw'n ajdikoumevnwn kei'ntai kai; o{soi a[grafoi o[nte" aijscuvnhn oJmologoumevnhn fevrousin" (II, 37, 3).

Lucano è stato condannato ingiustamente dato che aiutava persone vittime dell’ ingiustizia.

 

Sallustio nel Bellum Catilinae , rimpiange i boni mores dell'antica Repubblica, quando cives cum civibus de virtute certabant , i cittadini gareggiavano per il valore con i cittadini, e ricorda che: "ius bonumque apud eos non legibus magis quam natura valebat " (9), il diritto e l'onestà da loro aveva forza non più per le leggi che per natura.

 

Infine Tacito: “corruptissima republica plurimae leges” ( Annales, 3, 27)

 

Pesaro 2 ottobre 2021 ore 17, 12

 

giovanni ghiselli

p. s

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