“la Repubblica” di oggi 22 dicembre, pagina 6
“L’Est Europa supera l’ondata
Al costo di un’ecatombe” è il titolo che vuole fare sapere ancora una volta che noi Italiani, pure se non abbiamo superato la pandemia, siamo pur sempre i più bravi.
Dentro l’articolo si legge: “adesso l’unico posto dove il Covid sta arretrando visibilmente è proprio l’Europa dell’Est. In Romania gli oltre 17 mila contagi del 20 ottobre, ieri erano diventati appena 24 (…) E lo stesso sta accadendo in Bulgaria, Slovenia, Croazia. Come è possibile che i Paesi che contano il minor numero di immunizzati in Europa siano quelli che stanno meglio?”
La cronista Alessandra Ziniti non ha dubbi e si risponde da sola
“La risposta sta tutta nel numero dei morti. Più di 30 mila negli ultimi tre mesi, in Romania quasi 25 mila da settembre a dicembre a fronte dei 5 mila in Italia nello stesso periodo”. Già questi conti non tornano nemmeno come numeri.
La Ziniti suggerisce che noi dobbiamo essere contenti perché siamo quasi tutti vaccinati e qui in Italia l’ecatombe non c’è stata, non c’è, e non ci sarà.
Un breve commento: se da noi l’ecatombe non c’è, a parte che non siamo tutti buoi, essa c’è stata, e purtroppo continua a crescere tuttora, perciò si deve parlare almeno di una mezza ecatombe: una “pentekontabe” con licenza scrivendo.
Io credo che il rialzo dei contagi in Occidente dipenda in parte dal freddo che tuttavia in Oriente non è meno acuto, quindi il Covid cresce soprattutto a causa della frenesia consumistica che spinge gli umani meno lontani dai bovini ad affollarsi in vari luoghi per comprare ogni cosa.
Aggiungo che gli articoli di questo tipo contribuiscono alla crescita dei contagi: oggi sono arrivati a 36293.
Bologna 22 dicembre 2021 ore 18, 47
giovanni ghiselli.
p. s.
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