sabato 18 dicembre 2021

Viene ignorato l’inquinamento acustico che tuona e rimbomba disturbando la concentrazione e il pensiero .

Si parla tanto di immunizzazione da vaccino mentre i contagi aumentano  nonostante  la stragrande maggioranza degli italiani sia già vaccinata.

Mi vaccinerò per la terza volta il 26 dicembre senza però trascurare tutte le altre cautele.

Si parla da anni di riscaldamento globale mentre qui a Bologna da giorni si muore di freddo. Credo che due ore di bicicletta immunizzino quanto e più del vaccino, tuttavia con il freddo di oggi, sudando in salita e gelandosi in discesa, si rischiano ugualmente effetti collaterali avversi.

 Qui dunque c’è già da diversi giorni tanto di quel freddo invernale che a detta di.Eschilo ammazza gli uccelli ( ceimw`na oijwnoktovnon, Agamennone,  v. 562)  e non risparmia tanti esseri umani.

Magari si riscaldano altre zone del pianeta dove sarà meno facile vendere le macchine con sedia elettrica programmate quale risposta a questo  sbandierato  riscaldamento globale.

Il lavaggio del cervello è continuo. Come altre persone che studiano e pensano spesso, invece di chiacchierare sempre anche a vanvera, io credo che orribile sia l’inquinamento acustico. L’ho subito per quasi un anno durante la ristrutturazione di un appartamento sopra il mio. Non c’era nessun limite a un frastuono infernale dalle 7 e mezzo della mattina alle sei di sera. I favorevoli a tale tortura diranno: pazienza il rumore, purché  si dia tanto lavoro agli operai.

E tanta morte come di è visto oggi come quasi ogni giorno, rispondo senza tema d’infamia.

 

Mi consola l’approssimasi del dies natalis Solis invicti

Dal 21 dicembre aumenteranno  i minuti di luce giorno dopo giorno, sicché con  questo solstizio inizia la primavera, non l’inverno come falsamente si dice. Ricordo un pomeriggio dei primi di febbraio del 1964 in via Zamboni, a Bologna. Mi ci ero trasferito da Pesaro nel  novembre precedente per frequentare l’alma mater studiorum. Poi ci sono rimasto.

 Uscendo da una lezione intorno alle 17 e 30,  sentìi due studentesse parlare. Una disse all’altra: “giornate lunghe”. Allora mi resi conto che non era più buio come nei mesi passati.  E’ stato uno dei momenti epifanici della mia vita.

La voce delle ragazze, la voce dell’Adda, la parola di Delfi quella di Fulvio e così via.

 Benedico ancora quelle due ragazze che mi hanno aperto gli  occhi e la mente alla luce del cielo.

 Il potenziamento del tempo della luce e del calore dei raggi ostacoleranno il virus su serio ancora una volta.

E accresceranno la mia, la nostra gioia di umani figli della luce e attenti alla luce.

 

Bologna 18 dicembre 2021 ore 17, 09

giovanni ghiselli

p. s.

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