Sciocchezze sesquipedali oppure dette maliziosamente.

 

“la Repubblica” di oggi 21 dicembre 2021, a pagina 4 leggo:

“Capua senza le armi

che ci ha dato la scienza

oggi l’Italia conterebbe

i sui morti per strada”.

 

Questo il titolo riassuntivo del pezzo.

 

Dentro l’articolo la medesima professoressa dichiara: “Se non avessimo il vaccino e le persone si comportassero da negazionisti, avremmo i morti per strada, come in Ecuador, Perù, Brasile”.

 

Replico: i morti per strada ci sono anche qui in Italia, eccome: schiacciati dalle automobili o caduti da luoghi di lavoro malsicuro  per la precarietà non solo dello stipendio ma anche della stessa sopravvivenza. Questi morti però non devono essere contati perché la strombazzata crescita economica deve vendere automobili e  incentivare tanti lavori pericolosi.

 

Sempre la professoressa Ilaria Capua, l’ eminentissima virologa che in televisione tempo fa aveva detto che stavamo uscendo dalla pandemia, in questo stesso articolo dichiara: “il covid non andrà via. Mi dispiace dirvelo, ma questi sono macrocicli di centinaia o migliaia di anni, si endemizzerà”. Chissà quando, chissà dove, in quale popolazione, se posso capire il significato di questo verbo certamente incomprensibile a quanti non conoscono il greco letterario antico.

 

Questi sono i personaggi che gettano discredito sui vaccini e inducono tante persone a “comportarsi da negazionisti”.

Domenica 26 assumerò la terza dose e, proprio perché non sono un negazionista, vorrei che tali “scienziati” caduti già troppe volte in errore tacessero una buona volta. Se alcuni non si fidano di quanto dicono costoro “han certo il lor perché”

.

Bologna 21 dicembre 2021 ore 17, 31

giovanni ghiselli

p. s

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