Papa Francesco, un paio di amici, alcuni autori antichi e moderni, e pure me stesso
Ricevo in facebook questo bel messaggio dall’amica Brigida Mele
FANTASTICO il discorso pronunciato da papa Francesco nell'omelia di ieri.
"Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento. Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano. Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
"Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase della paura, l'amore nella discordia. Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti. Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell'anonimato. Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi.
"Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino. È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un'oasi nel profondo dell'anima. È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici é non avere paura dei propri sentimenti ed essere in grado di parlare di te. Sta nel coraggio di sentire un "no" e ritrovare fiducia nei confronti delle critiche, anche quando sono ingiustificate. È baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quando ci feriscono.
"Essere felici è lasciare vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice. È avere la maturità per poter dire: "Ho fatto degli errori". È avere il coraggio di dire "Mi dispiace". È avere la sensibilità di dire "Ho bisogno di te". È avere la capacità di dire "Ti amo". Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità ... che in primavera possa essere un amante della gioia ed in inverno un amante della saggezza.
"E quando commetti un errore, ricomincia da capo. Perché solo allora sarai innamorato della vita. Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta. Ma usa le lacrime per irrigare la tolleranza. Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza.
"Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore. Usa il dolore per intonare il piacere. Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza. Non mollare mai ... Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano. Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile.".
(Papa Francesco).
Aggiungo un breve commento che mi fu suggerito da un amico di vecchia data Fulvio Molinari, l’amico di una vita
“Essere felici secondo Strabone, geografo dell'età di Augusto, è un atto di pietas :"gli uomini imitano benissimo gli dèi quando fanno del bene, ma si potrebbe dire ancor meglio quando sono felici (o{tan eujdaimonw'si)"[1].
C’è una interdipendenza tra etica e felicità: " sostengo che non vi è profonda felicità senza morale profonda"[2].
Aggiungo, non sommessamente, anche qualche parola mia.
Felicità è anche coscienza di sé, realizzazione e compimento della propria natura, identità di potenza e atto. Per ottenere tali risultati è necessario comprendere a fondo che cosa essenzialmente siamo.
Infine alcuni autori
Per autorizzare questa mia convinzione, utilizzo Eraclito che scrive: “ho indagato me stesso”[3], e pure Sofocle i cui personaggi affrontano ogni difficoltà e qualunque rischio per sapere chi sono, quindi per non smentire la propria identità. Il “conosci te stesso”[4] scritto sul tempio di Delfi e il “diventa quello che sei” di Pindaro[5] esprimono il medesimo pensiero.
Penso che l'amore di se stesso e quello dell'umanità non siano separabili. Nella seconda commedia della trilogia pirandelliana del teatro nel teatro, Ciascuno a suo modo, l'attrice Delia Moreno afferma:"Sapete che cosa significa "amare l'umanità"? Soltanto questo:"essere contenti di noi stessi"[6]. Quando uno è contento di se stesso "ama l'umanità"[7].
Infine::"Ogni altra scienza è dannosa a colui che non ha la scienza della bontà"[8].
Note
[1] Strabone (64 ca a. C.-24 ca d. C.), Geografia, X, 3, 9.
2R. Musil, L'uomo senza qualità , p. 846.
3ejdizhsavmhn ejmewutovn", fr126 Diano
4Gnw`qi seautovn.
5gevnoio oi|o~ ejssiv" Pitica II v. 72.
6Cfr. Seneca ep. 9, 13: Se contentus est sapiens.
7L. Pirandello, Ciascuno a suo modo (del 1924), atto I. Le altre due commedie della trilogia sono Sei personaggi in cerca d'autore (del '21) e Questa sera si recita a soggetto (1929) e
8Montaigne, Saggi , p. 185 .
giovanni ghiselli
[1] Strabone (64 ca a. C.-24 ca d. C.), Geografia, X, 3, 9.
[2]R. Musil, L'uomo senza qualità , p. 846.
[3] ejdizhsavmhn ejmewutovn", fr126 Diano
[4] Gnw`qi seautovn.
[5] gevnoio oi|o~ ejssiv" Pitica II v. 72.
[6] Cfr. Seneca ep. 9, 13: Se contentus est sapiens.
[7] L. Pirandello, Ciascuno a suo modo (del 1924), atto I. Le altre due commedie della trilogia sono Sei personaggi in cerca d'autore (del '21) e Questa sera si recita a soggetto (1929) e
[8]Montaigne, Saggi , p. 185 .
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