Oggi, 20 dicembre, alle 18 inizierò la mia terza lezione sulla tragedia greca.
Questi sono i link per collegarsi al video delle due precedenti
link conferenza del 2 dicembre (141 visualizzazioni)
link conferenza del 9 dicembre (92 visualizzazioni)
https://www.youtube.com/watch?v=jIlNuhku4ZI.
Oggi partirò dall’Alcesti di Euripide (del 438) quando Thánatos, accusa Apollo di stare dalla parte dei ricchi, siccome il dio cerca di intercedere perché sia risparmiata la vita di Alcesti che si è offerta di morire per salvare il proprio marito Admeto, il re di Fere.
Polemica con l’oracolo delfico che spartaneggiava e con il dio Apollo.
Nell’Alcesti Thanato, la grande "uguagliatrice" accusa Febo di stare dalla parte dei ricchi: “"Stabilisci la legge, o Febo, per gli abbienti" (pro;~ tw`n ejcovntwn, Foi'be, to;n novmon tivqh" v. 57).
In effetti i sacerdoti dell'oracolo delfico, l'ombelico del mondo da dove zampillavano gli oracoli apollinei, appoggiava le consorterie aristocratiche e i regimi oligarchici.
Euripide e diversi altri autori greci scrivono sempre, profeticamente, anche di noi. Questa accusa della Morte può essere rivolta oggi ai signori dell’economia e ai loro portavoce. Basta pensare a quanti operai muoiono sul lavoro mentre quegli “onestissimi signori” esultano per quanto bene va e procede la loro economia.
Bologna 20 dicembre 2021 ore 9, 13
giovanni ghiselli
p. s
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