L’ancella seguita a raccontare.
Dopo che il bambino più grosso fu sistemato nella culla, angues iubati duo maximi, due enormi serpenti crestati scivolano giù nell’impluvio, la vasca al centro dell’atrio che raccoglie l’acqua piovana. Poi extollunt ambo capita entrambi alzano la testa.
Come fanno i cristiani ganascioni quando, seduti al ristorante, vedono arrivare i piatti con il cibo. Muovono già le ingorde mascelle ndr.
I due rettili si guardano intorno e come ebbero visto i bambini pergunt ad cunas citi 1111, si dirigono tosto alle culle.
Bromia e altre inservienti cercano di portare in salvo i neonati tirando via le culle, ma i serpenti li inseguono.
Ci pensa il bambino più grosso a salvare tutti afferrando i due mostri con le due mani.
Pindaro nella Nemea I racconta che non sfuggì a Era il figlio di Zeus avvolto in fasce di croco, e tosto la dea sdegnata nell’animo mandò due serpenti- spercqei'sa qumw'/ pevmpe dravkonta" a[far (40)
Lo qumov" di Era è simile a quello di Medea, la gelosa moglie di Zeus però la dea non riesce a uccidere questo figlio di Zeus.
Lo perseguiterà comunque per tutta la vita.
I serpenti dell’ode pindarica dunque si diressero verso i bambini bramosi di stringere sulle loro carni le rapide mascelle- wjkeiva" gnavqou" .
Pensate agli ingordi maleducati che a tavola si gettano sul cibo prima che tutti i commensali siano stati serviti. Li guardo sempre con cupa meraviglia. Sono anche capaci di domandarmi: e tu perché non mangi? Non ti piace il cibo che ho fatto preparare?
I greci parlano di noi anche quando raccontano i miti e descrivono i serpenti.
Pindaro prosegue raccontando che Eracle soffocò i serpenti allontanando dai loro corpi il respiro della vita.
Alcmena era spaventata ma accorsero i Tebani armati guidati da Anfitrione. Questo, come vide finito bene questo preludio alle fatiche di Eracle, e[sta 55 stette, pervaso da stupore e da gioia
Poi chiamò il vate verace Tiresia ojrqovmantin Teiresivan 62 che svelò quali eventi Eracle avrebbe affrontato.
Questo mito è raccontato anche da Teocrito nel XXIV Idillio- JHraklivsko", Eraclino, Eracle bambino.
Qui i serpenti hanno i ventri avidi di sangue (17-18) ma non possono sottrarsi alla morsa implacabile di Eracle che mostrava i rettili crestati ad Anfitrione accorso e balzava in alto per la gioia ejpalleto d’ uJyovqi cairwn (57), quindi depose i mostri tremendi deina; pevlwra già inerti per la morte
Ma torniamo a Plauto
Il bambino grosso più grosso dunque ammazza entrambi i serpenti Puer ambo anguis enĭcat 1119
Poi Giove chiama a gran voce Alcmena e dice che il piccolo eroe è suo figlio, mentre l’altro è di Anfitrione.
Il marito non se ne adonta- Pol me haud paenitet (1124) Visto che può fare a metà del suo bene con Zeus- si licet boni dimidium mihi dividere cum Iove (1125)
Anfitrione corrisponde ai mariti che hanno una bella moglie e traggono vantaggi dal non opporsi al ganzo di lei.
Quindi l’eterno marito si prepara a ingraziarsi dell’altro Zeus con dei sacrifici. Per farli come si deve, chiederà consigli a Tiresia, l’indovino Tebano. Ma sente di nuovo tuonare forte
Bologna 25 dicembre 2021 ore 19, 49
giovanni ghiselli
p. s
quanti dicono che il 21 dicembre inizia l’inverno sono fuori dalla realtà e nemici della verità, ostili o ciechi alla luce quanto coloro i quali sostengono che la terra è piatta: gli uni e gli altri non guardano il cielo. Ma solo i secondi sono considerati pazzi.
Oggi il tasso di positività è arrivato al 5, 6%.
Quei cosiddetti scienziati che qualche mese fa, quando questo tasso era sceso allo O, 3%, dicevano che la pandemia era già debellata, hanno perso ogni credibilità agli occhi miei e a quelli di molti altri italiani. A Pesaro si dice: vadano a sculacciare i baghini!
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