NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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martedì 21 dicembre 2021

Una battuta di Alcmena prelude a Ibsen.

 


 

Nell’Amphitruo di Plauto (206 a. C.) Anfitrione domanda alla moglie Alcmena come faccia a non credere né a lui né allo schiavo Sosia che ha confermato quanto ha detto il padrone.

 

La versione dei fatti accaduti raccontata dai due maschi discorda del tutto da quella raccontata dalla donna. Sono tutti in buona fede perché non sanno come sono andate veramente le cose dato che nel letto della sposa si è intruso Giove camuffato da Anfitrione e creduto davvero tale.

 

 Ebbene, Alcmena risponde: “eo fit, quia mihi plurimum credo 758, accade perché credo prima di tutti a me stessa.

 

 Una risposta che prelude a quelle date dalla Nora di Ibsen a Torvald

in Casa di Bambola (1879)

Sentiamola: “Ora devo pensare a educare me stessa. Devo fare da sola. Per questo ti lascio”.

 “E i tuoi doveri di sposa e madre?” le fa il marito cercando di trattenerla.

“Non credo più a questi miti, Credo di essere anzitutto un essere umano, come lo sei tu. Uomini e libri ti daranno ragione : ma io non posso più ascoltare gli uomini, né badare a quello che è stampato. Ho bisogno di idee mie e di provare a vederci chiaro”,

Ora devo pensare a educare me stessa. Devo fare da sola. Per questo ti lascio”.

Bologna 11 dicembre 2021 ore 19, 08

p. s.

Draghi invece ricorda Euripide.

Oggi ci sono stati altri 153 morti di covid, eppure lui, sornione, ha detto: “con il vaccino abbiamo salvato tante vite”. Questo non può essere escluso ma nemmeno certificato, cioè reso certo.

Per sdrammatizzare io qui cito un frammento di Euripide che il capo del governo alumnus optimum di un ottimo liceo classico sicuramente conosce.

Nel Frisso (fr. 833) e nel Poliido (fr. 638) compare una famosa questione: “tiv" d  j oi\den eij to; zh'n mevn ejsti katqanei'n, -to; katqanei'n de; zh'n kavtw nomivzetai;”, chi sa se il vivere non sia  essere morti,/ ed essere morti invece laggiù non venga considerato vivere?

Nella tragedia greca tutto è problematico come nelle nostre tragedie attuali ma Draghi giustamente non si scompone.

 

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