Contro il frastuono amusicale delle armi

Papa Francesco invita a far cessare il frastuono delle armi e  avverte che uccidere i bambini significa annientare il futuro.

Questo va bene, però mi sento in dovere di aggiungere che la guerra in corso viene fatta con armi impari e che i morti stanno in misura quasi venti volte più grande da una parte.

Avrei voluto che Pio XII avesse condannato decisamente le persecuzioni contro gli Ebrei perpetrate da nazisti e dai loro servi europei, italiani compresi.

Ora vorrei una condanna più decisa non contro gli Ebrei bensì contro il governo israeliano che utilizza una potenza di fuoco incomparabilmente più micidiale di quella impiegata dai loro nemici.

E’ una guerra tutt’altro che cavalleresca. Sarebbe come se in un duello uno combattesse a cavallo con armi e armatura e l’avversario fosse invece appiedato, senza scarpe, e potesse combattere solo con uno scudo di latta e una lancia di legno appuntito.

Dunque i moniti da rivolgere agli uni e agli altri, Palestinesi e Israeliani ripeto, non Ebrei ma Israeliani governativi, vanno differenziati.

Gli Ebrei per bene come Moni Ovadia e come tanti giovani ebrei che vivono nello Stato di Israele solidarizzano con le vittime dell’una e dell’altra parte.

Ma da una parte sono molte, molte di più quindi la maggiore solidarietà deve andare a loro.

Mi prendo tutta la responsabilità di quanto scrivo

Bologna 16 maggio 2021 ore 19, 33

giovanni ghiselli

p. s

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