Altro tema storico, letterario e politico da utilizzabile a scuola da docenti e discenti.
Ottaviano avuta notizia del suicidio di Antonio ripete l’ arcanum imperii, il segreto del potere gà rivelato da Tacito: “we cold not stall together- in the whole world (Antonio e Cleopatra, V, 1, 39-40) non potevamo fermarci insieme nell’intero mondo.
Ossia il potere non è condivisibile pacificamente.
Un segreto del Palazzo, (arcana domus) è rivelato da Tacito all'inizio degli Annales, quando Tiberio sta succedendo ad Augusto (14 d. C.) :"eam condicionem esse imperandi ut non aliter ratio constet quam si uni reddatur " (I, 6), questa è la condizione dell'impero che i conti tornano bene se si rendono a uno solo.
Qualche decennio più tardi, nel 55, Britannico viene fatto avvelenare da Nerone. Il figlio di Claudio e Messalina rimase senza voce né respiro e Nerone disse che si trattava di epilessia. Ma tutti capiscono e si spaventano. Tra il popolo molti giudicarono il delitto con indulgenza: “plerique etiam hominum ignoscebant antiquas fratrum discordias et insociabile regnum aestimantes” (Annales, XIII, 17), considerando antiche discordie tra fratelli e il fatto che il re non può avere un socio.
Si pensi all'antica discordia tra Eteocle e Polinice: "sociisque comes discordia regnis" (Stazio, Tebaide, I, 130), la discordia compagna dei regni condivisi.
Alla morte di Nerone si rivelò un altro arcanum imperii: "posse principem alibi quam Romae fieri " (Historiae , I, 4), l'imperatore poteva essere creato anche fuori da Roma.
Poco dopo a Vespasiano, vicino allo scontro finale con Vitellio, si svelò un' altra norma :"imperium cupientibus nihil medium inter summa aut praecipitia" (Historiae, II, 74), per chi aspira al potere non c'è via di mezzo tra la vetta e il precipizio.
giovanni ghiselli
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