Leggo su “la Repubblica” di oggi, 20 maggio 2021 nella pagina 2 tra quelle dedicate a Bologna, una riflessione di Maria Laura Lanzillo, docente di Storia delle dottrine politiche. La professoressa, intervistata sulla questione del maschilismo degli uomini politici, risponde “Il problema culturale è serio”. Ricordo a quanti non conoscono il greco che provblhma significa ostacolo gettato davanti. L’impedimento rispetto alla formazione di una cultura seria, vasta e profonda è il desiderio amoroso di possederla e il tempo necessario per acquisirla.
E’ necessario innanzitutto leggere molti libri buoni per tanti anni, ogni giorno durante molte ore al giorno. Leggere, poi capire, quindi imparare, fare collegamenti tra i libri, tra gli autori e con le proprie esperienze di vita.
Arrivare a una cultura che potenzi il carattere, il senso estetico e quello morale.
I politici impiegano gran parte del tempo e delle forze per raggiungere la meta più agognata da loro che non è la cultura come sapere, sapienza, educazione, bensì un seggio in uno dei luoghi dove si gestisce o si crede di gestire il potere.
Il potere però non è potenza.
Dunque il problema presentato dalla docente non è risolvibile dai politici attuali perché non è un loro problema. Vorrei salvare qualche eccezione ma diventano sempre più rare.
Bologna 20 maggio 2021 ore 17, 36
giovanni ghiselli
p. s
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