La decimazione dei civili in seguito agli attentati la facevano i nazisti.
Ed è stata giustamente esecrata. Sono sicuro che non è mai da approvare, anzi va stigmatizzata sempre. Penso che anche gli attentati debbano essere biasimati. Queste orribili azioni ispirate dall’odio colpiscono chi capita: le bombe cieche e dementi arrivano a uccidere e mutilare bambine e bambini, donne e uomini. Credo che tali violenze siano da condannare molto più di un fischio che fa sdegnare diversi benpensanti e fa parlare per ore, mentre su questi orrori sono reticenti quasi tutti.
Moni Ovadia, un ebreo, un uomo di grande levatura umana, culturale e morale si è sempre schierato con i più deboli e non tace, né dice le cose a metà.
Nemmeno io posso tacere. Anche per me è una necessità parteggiare per i deboli. La professoressa Giulia Gattoni della scuola media inferiore Lucio Accio di Pesaro ci faceva leggere l’Iliade, in italiano ovviamente, e ce la spiegava con passione. Io, come lei, stavo con Ettore e con i Troiani che difendevano la loro terra dagli aggressori.
Ora davanti a ogni barbarie ripeto i versi che Andromaca nelle Troiane di Euripide rivolge ai Greci
La madre dolorosa, quando viene a sapere che i vincitori della guerra hanno deciso di ammazzare suo figlio, il piccolo Astianatte, accusa gli Elleni di essere loro i veri barbari: “w\ bavrbar j ejxeurovnte~ [Ellhne~ kakav-tiv tovnde pai`da kteivnet j oujde;n ai[tion; o Greci inventori della barbarie, perché uccidete questo bambino che non è colpevole di niente? (vv. 764-765).
Bologna 15 maggio 2021, ore 10, 8
giovanni ghiselli
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