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Gli autori di commedie e i politici che vengono a noia.
Nella Parabasi il coro avverte che il drammaturgo deve essere cauto con il pubblico il quale abbandona gli autori una volta osannati, appena questi invecchiano e perdono la vena
Plutarco ricorda che Pericle non si presentava spesso in pubblico, ma come ad intervalli (oi|on ejk dialeimavtwn) per evitare abitudine e sazietà (to; sunece;ς feuvgwn kai; to;n kovron [1]).
Magnete che aveva vinto molte volte, ronzando come i moscerini ed era diventato verde al pari delle rane, divenuto vecchio venne rigettato siccome gli era venuto meno il motteggiare- ejxeblhvqh presbuvth" w[n, o{ti tou` skwvptein ajpeleivfqh- Cavalieri 525.
Cratino un tempo grondava lode e veniva cantato nei conviti tanto fiorì quell’uomo- ou[tw" h[nqhsen ejkei`no" (530)
Ora lo vedete delirare senza provarne nemmeno pietà, le corde si allentano, le connessure non tengono e va in giro con una corona secca in testa, morto di sete- stevfanon me;n e[cwn au\on, divyh/ ajpwlolwv" (Cavalieri, 533).
Quindi Cratete che vi congedava offrendovi la colazione, impastando dalla delicatissima bocca idee di grande urbanità (539-540) . E’ stato l’unico a resistere sebbene non gli siano mancate le cadute.
Pensate ai nostri politici trionfanti per qualche tempo, poi caduti nell’oblio o addirittura nel disprezzo.
Mi viene in mente Bossi per tutti.
giovanni ghiselli
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