NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 1 agosto 2022

Commento un’ intervista rilasciata da Massimo Cacciari


 

Su “la Repubblica” di oggi, primo agosto 2022, leggo “Intervista al filosofo” (pagina 9). Si tratta di Massimo Cacciari, uno studioso serio e degno di attenzione, uno dei pochi rimasti. Provo per lui un rispetto, una stima e una simpatia anche personale ed è  per questo motivo che oppongo la mia critica tutt’altro che malevola, ma ragionata e, spero costruttiva, a quanto ha dichiarato rispondendo a Concetto Vecchio.

Il quale gli ha domandato: “Cosa deve fare la sinistra?”

Cacciari ha risposto: “Ma la sinistra non esiste più. Smettiamola una volta per tutte”.

Obietto che la sinistra non esiste quasi più tra quanti vanno a votare, mentre la maggioranza degli Italiani non vota perché non trova candidati che presentino programmi di sinistra.

 

Altra domanda: “La convince il tentativo che sta mettendo in piedi Letta?”

Risposta: “Massì, mi sembra una srada obbligata: Calenda, Renzi, Di Maio, devono esserci alla fine, per forza”.

Credo che nessuno dei tre sia in grado di invogliare al voto tanti potenziali elettori. Me, no di certo. E molti altri come me, penso.

 

 Un terzo quesito: “Quindi non la convince l’idea di Santoro di fare un partito radicale?”

Risposta: “La trovo un’operazione velleitaria. Capisco che gli siano saltati i nervi, a me capita ogni cinque minuti, ma poi bisogna guardare in faccia alla realtà: e la realtà dice che non è più il tempo di Santoro e di Cacciari”.

 

Io ribatto che proprio ora è il tempo di Santoro e di Cacciari, se vogliamo che gli Italiani tornino a votare in gran numero. Siccome loro due verrebbero ascoltati quali persone serie, preparate, oneste. Perciò ancora credibili.

 Senza falsa modestia tra questi metto anche la mia persona dopo avere constatato per un decennio quanti sono quelli che ascoltano,  leggono e commentano ragionevolmente quanto racconto, frutto di altri precedenti decenni di studio e riflessione.

Credo che il lavoro fatto bene, le fatiche umanamente spese, vengano sempre ricompensate. E la ricompensa di persone come me e, sono certo, quali Cacciari e Santoro, non sono le  poltrone né i  quattrini ma l’educazione che diamo e riceviamo quando ci rivolgiamo a quanti ci ascoltano e leggono.

 

Pesaro primo agosto 2022 ore 17, 05

giovanni ghiselli   

p. s

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